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Lega, Micci: “Servono meno annunci e piĆ¹ azioni sulla sicurezza cittadina”

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La statistica ci dice che il numero di reati nella nostra cittĆ  non ĆØ quello di altre zone critiche del paese. Questo ci rincuora. Ma quello che preme a noi amministratori, ĆØ altro. ƈ sapere che i cittadini sono liberi di uscire in qualunque ora del giorno e della notte, di poter andare ovunque nella propria cittĆ  senza avere paura, perchĆ© si sentono sicuri.

Questo, purtroppo, a Viterbo, non accade. E se – prosegue Andrea Micci (Lega) Consigliere comunale Viterbo – anche i reati sono minori di altre parti dā€™Italia, fosse anche uno solo, quando esso accade, sconvolge la vita di una persona. Ecco perchĆ© la Lega mette da parte la statistica e si interessa del governo cittadino, allā€™interno del quale, quando eravamo maggioranza, avevamo iniziato un percorso che ci aspettiamo di veder proseguire da parte dei nuovi amministratori al governo locale. Come Lega avevamoĀ  partecipato al bando aperto dallā€™allora ministro degli Interni, Matteo Salvini, installando un certo numero di telecamere, soprattutto in zone critiche della cittĆ .

Strumenti che in diverse occasioni si sono rivelati determinanti nel lavoro delle forze dellā€™ordine. Quando, perĆ², in sede di discussione di bilancio, abbiamo proposto un emendamento al sindaco Frontini per lā€™acquisto di nuove telecamere, ĆØ stato bocciato. Ci auguriamo che questo non significhi non voler potenziare in futuro il sistema di videosorveglianza. Bene, invece, lā€™annuncio di mesi fa per lā€™ acquisto di un ufficio mobile per la polizia locale.

Ma dovā€™ĆØ? Non ci sembra – prosegue Andrea Micci (Lega) Consigliere comunale Viterbo – di averlo visto girare nei quartieri. Lā€™iniziativa potrebbe rispondere in parte a quel presidio fisso delle forze dellā€™ordine per cui avevamo iniziato a lavorare in passato e che torniamo a chiedere agli attuali amministratori di maggioranza nelle zone particolarmente a rischio come San Faustino, Sacrario, via dellā€™Orologio Vecchio e il quartiere medioevale di San Pellegrino. Ben vengano i modelli di sicurezza partecipata, dove i cittadini danno il proprio contributo con le proprie segnalazioni, ma anche il Comune deve fare la sua parte. Aspettiamo, dunque, misure concrete da parte dellā€™amministrazione: potenziamento del sistema di videosorveglianza, rafforzamento dellā€™organico della polizia municipale, velocizzare lā€™acquisto dellā€™ufficio mobile e metterlo subito in funzione nei vari quartieri. Dalla stampa si apprende di risse quotidiane, di consumo di droga ed alcol a cielo aperto, di residenti che non escono di casa dopo una certa ora in alcune zone del centro storico. Questo non ĆØ tollerabile.

Non possiamo accettare un modello di convivenza che contempla una restrizione di fatto della libertĆ  personale di cittadini onesti che rispettano le regole, ma che, nonostante ciĆ², devono modificare o rinunciare alle loro abitudini, alle cose che amano fare, per tutelare la propria incolumitĆ  fisica. Sollecitiamo, dunque, lā€™amministrazione Frontini, per quel che ĆØ di propria competenza, a non perdere tempo e ad adottare tutte le misureĀ  e le azioni che rientrano nelle competenze comunali e che avevamo cominciato a mettere a terra con lā€™amministrazione di centrodestra, non ultima la lotta al degrado urbano e sociale, per arginare questa situazione di dilagante disagio da parte della cittadinanza.Ā 

Redazione Ontuscia
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