Bagnoregio, ”Ragazzi fuoriserie” per gridare no alle mafie

Cooperativa Gli aquiloni


Il 23 maggio di Juppiter, Gli Aquiloni, Exodus, Comune di Bagnoregio e i ragazzi della scuola Agosti a trent’anni dalla strage di Capaci: un’iniziativa per non dimenticare

Tre Fiat Croma blindate attraversano l’autostrada A29, dall’aeroporto di Punta Raisi verso Palermo, quando l’asfalto esplode sotto le auto. Su una ci sono il giudice Giovanni Falcone e la moglie e collega Francesca Morvillo; sulle altre, gli agenti della scorta, tra i quali Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Tutti vittime della strage di Capaci, scolpita nella memoria d’Italia. 

Sono passati trent’anni dal giorno che cambiò per sempre il volto di un intero Paese: la lotta alla mafia accelerò, la paura delle persone diventò rabbia, Cosa Nostra aggiunse orrore a orrore due mesi dopo, con la strage di via D’Amelio per colpire il giudice Paolo Borsellino. Da trent’anni, in queste ricorrenze amare, cortei di giovani invadono le strade e gridano: “Non li avete uccisi, le loro idee camminano sulle nostre gambe”. 

È per richiamare ancora una volta soprattutto i più giovani al dovere della memoria che la cooperativa Gli Aquiloni, l’associazione Juppiter, il Comune di Bagnoregio e l’istituto comprensivo fratelli Agosti hanno organizzato un evento per la mattina di lunedì 23 maggio. L’iniziativa si inscrive nel solco di “Ragazzi fuoriserie”, un progetto della Fondazione Exodus – di cui la cooperativa Gli Aquiloni è partner – selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.

Alle 10,30 inizierà la diretta Facebook dalle pagine degli organizzatori, concepita come un programma televisivo in cui si alterneranno immagini dallo studio della Casa del Vento di Bagnoregio e filmati sulla strage di Capaci, sui suoi protagonisti, sul suo incidere profondamente nella storia d’Italia. L’evento sarà seguito in presenza, alla Casa del Vento, da un pubblico di cento ragazzi tra gli 11 e i 13 anni. 

Alle 11,15 gli studenti sfileranno in corteo fino al Belvedere Falcone e Borsellino e appenderanno qui i loro pensieri, scritti in precedenza, mentre il sindaco Luca Profili deporrà un mazzo di fiori in onore e memoria delle vittime. 

“Abbiamo voluto questa iniziativa per gridare il nostro no alle mafie – dichiara Barbara Paris, presidente della cooperativa Gli Aquiloni -. Un no quotidiano che, in questa occasione, diventa ancora più forte, nell’emozione del ricordo. Il valore di questo evento non è solo simbolico: chi nel ’92 c’era ricorda dov’era, cosa stava facendo, come ha reagito all’istante in cui una bomba si è portata via Falcone, sua moglie e collega, i suoi angeli custodi. Questi studenti, invece, non erano nati: sta a noi raccontare loro di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e di tutte le vite spese per liberare la società dalla mafia. Conservare la memoria di un sacrificio estremo è il nostro modo di portare avanti una missione: educare cittadini consapevoli e sensibili, che sappiano sempre stare contro la criminalità e dalla parte dello Stato”. 

“In questo anniversario importante continuiamo un percorso iniziato il 12 aprile 2014, quando abbiamo intitolato il parco del Belvedere a Falcone e Borsellino – afferma Luca Profili, sindaco di Bagnoregio -. Lo facciamo con le scuole, in modo che l’insegnamento di questi magistrati che hanno pagato il loro impegno professionale con la vita possa stimolare i ragazzi a comportarsi sempre correttamente, nel rispetto degli altri e della legalità. Abbiamo già in programma altri eventi, questa estate, rivolti al contrasto di tutte le mafie”. 

“Quella di domani è una giornata importante: l’anniversario è triste ma ci obbliga a riflettere sulla dedizione e passione con cui Giovanni Falcone, la moglie e collega Francesca Morvillo e gli agenti della scorta hanno vissuto e lavorato per lo Stato – dichiara la dirigente scolastica dell’istituto Agosti, Paola Adami -. La loro memoria è imperitura, perché hanno un grande insegnamento da lasciarci e non sono morti invano. Noi, come scuola, abbiamo il compito di far sì che questa loro morte eroica continui a essere ricordata: la memoria serve a questo. Queste persone devono essere fari che illuminano il nostro cammino, per la scuola in particolare e per tutti i cittadini che vogliano definirsi tali”. 

La diretta dell’evento può essere seguita dalle pagine degli organizzatori: Istituto omnicomprensivo fratelli Agosti: https://www.facebook.com/IOFLLIAGOSTI; cooperativa sociale Gli Aquiloni: https://www.facebook.com/cooperativagliaquiloni; associazione Juppiter: https://www.facebook.com/associazionejuppiter.