Gennaro Matino e “la società autistica” all’apertura di Civita Luogo del Pensare

Gennaro Matino e la sua riflessione sulla “società autistica” nella quale tutti siamo immersi a Civita Luogo del Pensare 2023. Appuntamento in programma per lunedì 12 giugno, alle ore 11, presso Casa del Vento con l’incontro dal titolo ‘Tutti autistici … Non solo noi’.

Matino ha vissuto per anni nelle favelas del Brasile e poi in India, dove ha potuto toccare con mano la povertà estrema. Quindi la straordinaria esperienza di vita e di missione a Napoli dove ha ricoperto incarichi di rilievo. Da anni si occupa e scrive di quella che definisce “una società globalmente autistica”, anche dalle colonne de La Repubblica.

Matino ha incontrato e intervistato, negli anni, esperti e scienziati che stanno affrontando l’argomento, tra questi anche ricercatori di Harvard. Spesso quando si parla di autismo lo si fa in riferimento ai bambini. Negli anni Cinquanta solo parlarne era considerato una semplice ipotesi di studio, ora i numeri sono impressionanti. Appena dieci anni fa si calcolava che potesse ritenersi autistico un bimbo ogni mille nati, una ricerca di Harvard ha certificato che oggi ne nasce uno ogni sessantotto.

E la causa? Sembra che il condizionamento ambientale sia tra le prime cause. Lo stress, il logorio della vita moderna già dal grembo materno indurrebbero il neonato a proteggersi dai rischi di una costrizione di appartenenza a una società sempre più ripiegata su se stessa, afflitta dalla solitudine, avvertita come avversità da cui proteggersi e per questo respinta.


“La chiusura nel proprio scrigno di incomunicabilità altro non sarebbe che una reazione protettiva alla paura di affrontare l’egoismo totale di una società che, senza rendersene conto, produce soggetti autistici perché essa stessa autistica. Una società sempre più confusa, negli Stati Uniti ancora di più, dove l’esperienza della comunità è completamente sparita, sacrificata sull’altare del puro individualismo, dove è scomparsa la parola come scambio che sopravvive semmai come monologo o dialogo con i propri fantasmi. Una società autistica che si espande sempre più nel mondo a vista d’occhio ed è possibile vederne gli effetti progressivamente anche in Italia, a Napoli fortunatamente più lentamente, ma dove comunque l’individuo si allontana sempre di più dalla vita reale, ne costruisce una sua, virtuale, finta. L’etere diventa lo spazio vitale dove proiettare le paure, le ansie, le speranze, le attese e perfino la più banale delle quotidianità si adatta alla ricerca del nuovo equilibrio”. Così lo stesso Matino inquadra la questione in un suo articolo.


“Il piatto preparato, la foto del momento, la frase particolare, tutto in rete in cerca di improbabili compagni, che forse non è nemmeno necessario trovare, semplicemente per certificare la propria esistenza guardandosi non più allo specchio ma nell’immagine costruita, inventata, spesso falsa, nell’idea che la stessa immagine basti da sola a soddisfare le proprie attese affettive come narciso con la propria giocava contro la vita – continua Matino -. Una società contemporanea che, come ben aveva compreso il sociologo Ilvo Diamanti, è proiettata sempre più verso l’incomunicabilità, essa stessa premessa di autismo, dove gli individui non avvertono più nessuna necessità di confrontarsi con l’alterità, se lo fanno è solo virtualmente facendo fatica a guardare negli occhi i propri interlocutori. L’autismo non è più solo una malattia del singolo ma è un segno distintivo di una società che ha fatto dell’esasperazione dell’individuo proiettato su stesso il fine ultimo della propria esistenza”.

Un momento di confronto e riflessioni su aspetti centrali dell’esistenza per l’apertura dell’edizione 2023 di Civita Luogo del Pensare.