Vetriolo, tutto pronto per la Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo

Dopo due anni di fermo dovuto alla ben nota situazione nazionale, si rinnova quest’anno l’appuntamento con la Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo a Vetriolo. Così la descrive Valentina Conticchio, uno dei membri del comitato.


“È il 1982 quando un gruppo di ragazzi di Vetriolo si riunisce nella sala parrocchiale e decide di riprendere un’usanza interrotta qualche decennio prima, la Processione del Cristo Morto.


Nasce così un vero e proprio comitato, che da subito si mette al lavoro per la creazione di un qualcosa che riprendesse la tradizione ma che diventasse al tempo stesso unico nel suo genere.


Quello a cui diedero vita va avanti da quaranta anni, sempre con la stessa emozione.
L’impegno, il sentimento e la cura dei membri del comitato uniti a quelli altrettanto forti dei protagonisti in scena creano quadri suggestivi, impregnati di emozioni, coinvolgenti e affascinanti.

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Nei giorni che precedono il Venerdì Santo, a Vetriolo c’è un’atmosfera forte, familiare. Tutto il paese è unito sotto lo stesso sentimento e un velo di malinconia misto a tensione aleggia sopra alle scenografie studiate nei minimi dettagli. Tutto il paese diventa il teatro della Sacra Rappresentazione. Le piazze, le vie, i campi si trasformano nei luoghi di Gesù. Allestimenti senza sfarzi, suggestivi nella loro umiltà, sottolineati dalla profonda voce che narra le parole del Vangelo di Luca e dalle toccanti musiche surreali.

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Le Sacra Rappresentazione si sviluppa in sei quadri, attraverso un cammino fisico e interiore tra i vari momenti della Passione di Cristo. Si apre con gli importanti gesti dell’Ultima Cena, continua con l’atmosfera tormentata del Tradimento di Giuda, per passare poi alla sensazione di dolcezza di fronte al conflitto interiore che prova il Cristo nell’Orto degli Ulivi. Si arriva così al momento di forte tensione della Condanna e attraverso i passi scanditi dal suono del tamburo si ripercorre il cammino verso il Calvario. L’angosciosa scena dell’Impiccagione di Giuda, poi, segna l’innalzamento della tensione, che culmina con il commovente momento della Crocefissione, dove una nuvola rossa esplode e libera il cuore di ogni spettatore.”