Capranica, approvata dal consiglio comunale una mozione su violenze sessuali di guerra e marocchinate

Francesco Virgili

Virgili: “Il 18 maggio anche a Capranica sarà commemorata la Giornata Nazionale in Memoria delle Vittime delle marocchinate”

Mercoledì scorso, il consiglio comunale di Capranica (VT), all’unanimità ha approvato una mozione contro le violenze sessuali nei conflitti armati e in ricordo di quelle avvenute nel 1943-1944 in Italia, conosciute con il termine “marocchinate”. Un risultato unanime che è stato possibile grazie all’opera del Sindaco Pietro Nocchi, del Presidente del consiglio comunale Paolo Oroni e dei consiglieri comunali di opposizione Francesco Virgili e Franco Cavalieri. Virgili, che è il referente a Capranica dell’associazione nazionale vittime delle marocchinate, è molto attivo nella ricerca storica e nel ricordo degli eventi che coinvolsero Capranica nel 1944.

Nel testo approvato, si ricorda l’istituzione il 19 giugno 2015 della Giornata Internazionale contro la violenza sessuale nei conflitti armati, una tattica utilizzata per umiliare, dominare, instillare paura , disperdere o dislocare a forza membri civili di una comunità o di un gruppo etnico. Questo avvenne ad esempio al confine orientale d’Italia con il dramma delle foibe e dell’esodo, nella ex-jugoslavia dilaniata dalla guerra civile e in Ruanda. Ancora oggi le violenze sessuali sono utilizzate da regimi dittatoriali contro oppositori politici e attivisti per i diritti umani.

La mozione ha poi preso in esame quanto accadde in Italia nel 1943-1944, con le violenze compiute dai soldati alleati contro la popolazione civile. Questi stupri, che colpirono donne di tutte le età e anche uomini, sono ricordati dal 1946 con il termine “marocchinate”.

Infatti, in questa attività criminale si distinsero particolarmente le truppe coloniali francesi, composte da marocchini, algerini, senegalesi e tunisini. Le loro tristi gesta iniziarono nel luglio 1943 con lo sbarco in Sicilia, proseguirono in Campania e in parte della provincia di Latina, raggiunsero l’apice dell’orrore in Ciociaria nel maggio 1944, proseguirono in parte della provincia di Roma, nel viterbese, in provincia di Siena e sull’isola d’Elba che fu messa a ferro e a fuoco, e terminarono nell’agosto del 1944 quando i magrebini francesi furono ritirati dal fronte italiano per essere impiegati nello sbarco nel sud della Francia.

Il film “La Ciociara”, con la magistrale interpretazione di Sofia Loren che valse all’attrice italiana l’Oscar, svelò al mondo questo orrore, ma per troppi anni si è pensato che il triste fenomeno delle “marocchinate” fosse concentrato nella sola provincia di Frosinone.

Invece, i soldati alleati francesi colpirono ovunque passarono, anche nella Tuscia, anche a Capranica. Nel viterbese, lo scrive il giornalista Silvano Olmi nel suo libro intitolato non a caso “Non solo la Ciociara”, furono un centinaio le donne violate. La più piccola di queste vittime aveva 10 anni, la più anziana 70.

“Anche a Capranica avvennero episodi terribili – dichiara il consigliere comunale Francesco Virgili – fino ad ora le ricerche storiche hanno individuato il caso di una donna, violentata nelle vicinanze della stazione ferroviaria, alla presenza dei figli e del marito. Un altro caso è quello di un uomo, che subì violenza contro natura. Due crimini che sconvolsero una comunità piccola come Capranica e che, per pudore e vergogna, vennero presto dimenticati. All’Intendenza di Finanza di Viterbo, nel dopoguerra furono presentate 250 domande di risarcimento per danni bellici.

Grazie alla mozione approvata in consiglio comunale – conclude Virgili – viene chiesto al Parlamento Italiano di individuare, nel 18 maggio, la data in cui celebrare la Giornata Nazionale in memoria delle Vittime delle marocchinate, e impegna il Sindaco e la Giunta a commemorarla anche a Capranica.”