Ieri in alcune scuole di Viterbo e provincia sono apparsi dei manifesti contro la lotta LGBT e contro il Ddl Zan firmati da Azione Studentesca. Sui manifesti apparsi nelle scuole รจ presente un elenco di fantomatici pericoli per la libertร personale: Ddl Zan, utero in affitto, carriera alias, assenza di contraddittorio, repressione.
Tematiche varie che vengono collegate in maniera casuale e sconclusionata. Lโassociazione di concetti come ilย Ddl Zanย eย l’uteroย in affitto, o la carriera alias e la repressione รจ una generalizzazione che rischia (o vuole) creare disinformazione e paura attorno alle battaglie LGBT.
Con questi manifesti non solo si restituisce un’immagine distorta della battaglia contro le discriminazioni che il Ddl Zan porta avanti, ma si appoggia la retorica ostruzionista tipica di chi vuole rinnegare diritti di tutti e tutte, diritti che sono riconosciuti dalla nostra Costituzione.
Queste generalizzazioni potrebbero essere evitate se anzi di rifiutare categoricamente queste tematiche vi fosse piรน interesse nel tentare di comprenderle.
Una parte dell’opinione pubblica, infatti, teme ancora che il DdL Zan possa eliminare la libertร di espressione o portare a un indottrinamento dei piรน piccoli. Queste idee sono conseguenza di una lettura errata del testo della legge.
Eโ esplicitamente detto che ย “Ai fini della presente legge, sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni […] purchรฉ non idonee a terminare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti”. Dunque le libertร di espressione e di opinione non vengono messe in discussione, a meno non consideriamo come โlibertร di espressioneโ compiere un atto discriminatorio o violento.
Inoltre, allโArt. 7 del disegno di legge viene istituita la giornata contro l’Omotransfobia e viene indicata come giornata di sensibilizzazione che vede attivitร come cerimonie ed eventi a partire dalla scuola. Lโobiettivo di queste iniziative non รจ, come alcuni temono, quello di indottrinare i bambini con lezioni o comizi, ma quello di allontanare i giovaniย dall’odioย e dalla violenza basati su questioni di genere, identitร , orientamento o disabilitร , quello di spiegare che non siamo tutti uguali e che la diversitร va rispettata.
Da troppo tempo ormai chiediamo lโapprovazione di una legge come il DDL Zan, che mai come in questo momento รจ necessaria: i casi di abusi e violenze per orientamento sessuale sono aumentati del 33% rispetto allโanno scorso, e la situazione รจ ancora piรน grave nelle scuole. Nellโindagine portata avanti dal GayCenter tra il 2020 e il 2021, il 25% degli studenti non si siederebbe vicino ad un ragazzo gay, il 10% considera lโomosessualitร una malattia.
Eโ evidente, quindi, come nelle scuole giร esistano sentimenti discriminatori e di diffidenza nei confronti di determinate minoranze, senza il bisogno che questi vengano alimentati da una propaganda basata sulla paura e sulla disinformazione verso la comunitร LGBT.
Siamo dispiaciuti per quanto successo, specialmente perchรฉ ciรฒ รจ accaduto nel giorno in cui si ricorda la nascita della nostra Repubblica, la scelta della democrazia, l’alba di uno stato fondato sui valori di libertร e di rispetto di tutti i cittadini. Ciรฒ dimostra che la democrazia รจ un percorso di continua costruzione e che va sempre tutelato, che puรฒ avvenire solamente attraverso la volontร di cambiare lo status quo, dando voce a chi prima non ne aveva per una societร piรน giusta, piรน solidale e piรน umana.