Arrestati due cittadini che si accampano nel bosco per spacciare

I Carabinieri delle Stazioni di Ischia di Castro, Farnese e del Nucleo Operativo della Compagnia di Tuscania – a conclusione di un prolungato periodo di osservazione – hanno arrestato, in flagranza di reato, due marocchini, di 27 e 22 anni, senza fissa dimora ed irregolari sul territorio nazionale per spaccio di sostanze stupefacenti, sequestrando più di 200 grammi di sostanze di vario tipo. 

Negli ultimi mesi era stato notato un sospetto andirivieni di persone, soprattutto giovanissimi, anche non del posto, nella zona boschiva della località San Pietro del comune di Ischia di Castro. Venivano, quindi, predisposti dei servizi di osservazione che consentivanodi sequestrare modiche quantità di sostanze stupefacenti, trovate nella disponibilità di consumatori fermati in prossimità della predetta località, nonché sulla SR312 Castrense, anche nei territori dei Comuni limitrofi. 

La conseguente attività info-investigativa consentiva di ipotizzare che era stato allestito un pericoloso punto di smercio di droghe all’interno dei boschi a ridosso della SP Ponte San Pietro, dove gli stranieri stazionavano permanentemente, dormendo anche all’interno di tende. 

I servizi svolti dai Carabinieri di Ischia di Castro, anche con l’importante contributo dei Carabinieri Forestali,consentivano di verificare che, proprio in quei boschi, i giovani consumatori si addentravano per acquistare le dosi, il tutto con una accurata organizzazione, per cui solo uno spacciatore faceva da vedetta avvicinandosi alla strada, per prendere contatti con l’acquirente e, solo dopo aver verificato l’assenza di intoppi e la sicurezza della cessione, l’altro andava a recuperare le dosi, ben occultate sotto il terreno.

Nella mattinata di ieri 12 ottobre, l’area è stata cinturata ed i marocchini rintracciati e bloccati. All’atto del controllo, tentavano di darsi alla fuga, brandendo un machete con il quale minacciavano i Carabinieri, ma venivano prontamente bloccati. Nella circostanza, lanciavano tra la vegetazione uno zaino per disfarsene che veniva recuperato, accertando poi che all’interno era occultata droghe di diverso specie (cocaina, eroina e marijuana), destinata allo spaccio, per un peso complessivo di circa due etti. 

Gli stranieri venivano, quindi, tratti in arresto con le gravi accuse di concorso nei delitti di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere.