Al via nel Lazio il progetto “di filiera” delle Bugsfarm

Le proteine d’insetto sono state autorizzate dall’Unione Europea nei mangimi di pesci, pollame, suini e animali domestici, dove si stanno affermando come componente abituale. L’allevamento degli insetti edibili rappresenta infatti una scelta di sostenibilità ambientale, sia in confronto ad altre produzioni proteiche animali sia perché, per la loro alimentazione, si impiegano scarti e sottoprodotti organici, riducendo in tal modo la produzione di rifiuti. Questa nuova industria è pertanto destinata a diventare un’asse portante delle politiche europee di economia circolare e di riduzione dello spreco alimentare.

Proprio alla luce di queste interessanti prospettive nasce l’Accordo quadro di collaborazione “Allevamento d’insetti per l’economia circolare e la sostenibilità in zootecnia”, siglato e deliberato da Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana “M. Aleandri”, Università degli Studi della Tuscia – Dipartimento per la Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali, Legacoop Agroalimentare, Legacoop Lazio e BEF Biosystems.

Attraverso l’Accordo quadro le parti si impegnano a collaborare per realizzare congiuntamente attività scientifiche, anche attraverso la redazione e l’attuazione di progetti di ricerca, l’organizzazione di corsi di formazione, lo scambio di expertise e la promozione di altre iniziative su aree tematiche di interesse comune.

L’Accordo quadro avrà inoltre il compito di rendere efficace la prima filiera territoriale italiana per la produzione di prodotti a base di insetti da utilizzare come mangimi, ammendanti o componenti chimiche per l’industria. Per raggiungere questo obiettivo è stata selezionata una tecnologia originale, efficiente ed economica per la gestione del ciclo di vita della mosca soldato Hermetia illucens, da diffondere nel mondo agricolo con un modello di servizio innovativo.

La proposta si basa sulla diffusione di Bugsfarm – fattorie degli insetti – sul territorio. Nella Bugsfarm i residui e gli scarti organici forniti dalle imprese del settore agroalimentare, opportunamente trattati, vengono impiegati come substrati di alimentazione delle larve che saranno utilizzate come mangime una volta cresciute.

Ogni Bugsfarm è dimensionata in modo da gestire circa 2.000 tonnellate di scarti organici all’anno ma, essendo un sistema modulare, possono essere realizzati impianti di diverse dimensioni. L’ambizione è la creazione di un circuito virtuoso in grado di recuperare e bio-convertire i sottoprodotti, gli scarti organici, le eccedenze alimentari e i residui vegetali del territorio in prodotti a valore aggiunto da commercializzare.

L’allevamento di insetti è una pratica fortemente sostenuta dall’Unione Europea che nel corso degli ultimi anni ha prodotto diversi atti normativi, aprendo la strada allo sviluppo di un nuovo settore industriale. Lo sviluppo dell’insetticoltura europea avverrà, tuttavia, con estrema gradualità, man mano che si acquisirà il know-how necessario per sfruttare le opportunità di questo nuovo settore.