«Oltre alla tragedia sanitaria-umana, dovuta al Coronavirus, che stiamo pagando con oltre 15.000 morti e oltre 110.000 malati, sta crescendo un’altra importante tragedia quella economica-sociale che vede milioni di famiglie senza sostentamento e circa il 50% delle imprese,commercianti,artigiani,operatori turistici e professionisti, vicini alla chiusura ed al fallimento. Bisogna fare presto, prima che la situazione precipiti.
Al sud ci sono state già le prime avvisaglie di ribellione e spesa non pagata nei supermercati,con il rischio di infiltrazioni mafiose per aumentare la manovalanza e sostituirsi allo stato ed alle banche.
Il Governo, pur legiferando con qualche difficoltà, trova enormi ostacoli a rendere immediatamente liquidabili finanziariamente, le misure cosi dette “Cura Italia”, per i troppi documenti da produrre, passaggi e cavilli burocratici.
La burocrazia, purtroppo in Italia, da sempre allunga i tempi, rischiando di vanificare i buoni propositi dei legislatori. Ora,però visto che viviamo un’emergenza per un evento epocale e mondiale, è giunto il momento di agire con coraggio e sburocratizzare a tutti i livelli. Bisogna velocizzare le prassi degli enti addetti (comuni,regioni, ministeri, banche) con decreti e immediate convenzioni attuative con gli istituti finanziari. Dobbiamo “mettere subito in tasca i soldi, senza tanti lacci e lacciuoli”, alle famiglie, per mangiare e pagare le bollette ed alle imprese, per mantenere i posti di lavoro e pagare i costi fissi.(affitti,stipendi,utenze ecc.).
Oltre 3 milioni di famiglie sono senza reddito; più di 5 milioni di cosi dette partite iva e professionisti sono in grandi difficoltà economiche, come pure altrettanti 6 milioni di operai, che hanno fatto domanda di cassa integrazione per la forzata chiusura delle attività.
Tutte le associazioni di categoria ed i sindacati hanno già lanciato un forte grido di allarme, “SUBITO LIQUIDITA’”.
Le Associazioni dei Consumatori denunciano che milioni di cittadini e famiglie non ce la fanno più a pagare le bollette ed a fare la spesa. Infatti la Caritas, ha visto aumentare la richiesta di pasti ed alimentari del 30% nell’ ultimo mese. Assoturismo-Confesercenti dice che nel turismo e commercio, si perderanno oltre 17 miliardi di fatturato, con conseguenti chiusure di migliaia di alberghi,ristoranti, tour e bus operator , agenzie di viaggio e negozi.
La Confartigianato, la CGIA di Mestre e la Cna stimano che circa il 70% degli artigiani non lavora, con perdite a Marzo 2020 di 7 miliardi e la previsione che presto chiuderanno circa 300.000 artigiani.
La Confindustria stima in 100 miliardi al mese la perdita di fatturato della filiera produttiva .
Veramente un quadro desolante,che ci porterà ad una perdita del Pil del 10% nel 2020 (fonte Confindustria) e ad una moria e fallimenti di migliaia di aziende, con milioni di lavoratori disoccupati e famiglie sul lastrico.
Per tutte questi gravi problemi, è urgente”LIQUIDARE SUBITO”, come avviato da alcuni comuni e regioni virtuose.
Ci auguriamo che la politica tutta ed il governo, con l’ atteso DPCM di aprile, gli aiuti Europei e finalmente delle Banche,vinca sulla burocrazia,salvando l’ Italia e gli Italiani da una gravissima crisi economica, con possibili ripercussioni politiche e di tenuta sociale che pagheremo tutti indistintamente, comprese le prossime generazioni».
Così scrive Mauro Belli, Presidente Provinciale ADOC, Cons. Del. per i Consumatori della Camera di Commercio di Viterbo e Direttore Progetto”Sviluppo Etruria-Tuscia”.