Bianchini: ‘I piccoli imprenditori della ristorazione si sentono presi in giro’

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«Riavvolgendo il nastro delle dichiarazioni sul covid, degli annunci roboanti e delle teorie illustrate al grande pubblico come fossero certezze, l’ipse dixit di tanti esperti e rappresentanti istituzionali è a dir poco avvilente e spiega la sfiducia montante di chi, nel frattempo, sia fallito o sull’orlo di chiudere la propria attività. Da due anni, infatti, siamo costretti ad ascoltare, e a chinare la testa, a tutto e al suo contrario».

«Ecco qualche esempio, perché è bene non dimenticare, riportato sinteticamente e in ordine cronologico, dal 2019 in poi. “Due settimane e torneremo ad abbracciarci”; “Due mesi per abbassare la curva”; “Chiudiamo a Pasqua per salvare l’estate”; “In estate non dobbiamo abbassare la guardia”; “A ottobre chiudiamo tutto per salvare il Natale”; “Chiudiamo a Natale per salvare la Pasqua”; “Arrivano i vaccini, sono tutti sicuri e non comportano rischi”; “Vacciniamo anziani e fragili e ne siamo fuori”; “Chiudiamo a Pasqua per salvare la campagna vaccinale”; “Due dosi sono sufficienti a dare l’immunità”; “Va bene pure mischiare i vaccini”; “Occorre vaccinare il 60% della popolazione”; “Bisogna vaccinare l’80% della popolazione”; “È necessario un lasciapassare vaccinale”; “L’80% non basta, occorre vaccinare il 90%”; “Due dosi non bastano, ci vuole la terza dose”».

«E tutto ciò al netto della vaccinazione – “sì, no, forse, chissà” – dei bambini, e del particolare caso dei mezzi pubblici cittadini, sempre affollati, ma dove, stranamente, il covid non circola».

«Ora, qualcuno spieghi a chi abbia perso tutto, e nel 2020 sono fallite – dati ufficiali – 300mila Pmi, a chi stia tentando di sopravvivere fra Ristori che non arrivano, tasse tutte concentrate nel mese in corso assieme a tutte le cartelle esattoriali, a cui bisogna aggiungere il caro-materie prime e il caro-bollette; ecco, qualcuno spieghi ai piccoli imprenditori del settore Horeca, ossatura economica del Paese, che si sentono presi in giro, dove realmente stiamo andando».

Lo ha dichiarato Paolo Bianchini, presidente dell’associazione di categoria MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità.