Carburanti: Confael, governo intervenga su accise e credito d’imposta

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“Continua la corsa dei prezzi dei carburanti, che superano quota 2,00 euro al litro (nel dettaglio  2,22 la benzina e 2,30 il diesel). Un costo insostenibile per gli automobilisti, lavoratori e per tutti i cittadini, che pagano tali aggravi in termini di rincari generalizzati sui prezzi di beni e servizi. Di questi, ben 478 euro sono imputabili ai soli carburanti, visti gli aumenti già registrati da ottobre ad oggi”. Lo afferma il Segretario Generale della Confael, Domenico Marrella in riferimento al rialzo dei carburanti sottolineando che la ”situazione è allarmante”.

Secondo il leader della Confederazione Autonoma Europea dei Lavoratori “il governo è chiamato ad affrontare con urgenza questo problema disponendo l’azzeramento totale delle accise e una forma di sgravio ulteriore, ad esempio sotto forma di credito di imposta, per i prossimi mesi, in particolare per le aziende di autotrasporto e i loro lavoratori”.

Per Marrella, infatti, “non dobbiamo dimenticare che oltre l’86% dei beni nel nostro Paese è trasportato su gomma, per questo è fondamentale intervenire per scongiurare il blocco delle attività di fornitura di beni nei punti vendita, che comporterebbe difficoltà nel reperimento dei prodotti, la corsa all’accaparramento e possibili fenomeni speculativi”.

Le accise, che da tempo gravano sui carburanti, “sono aggravate dall’iva: un meccanismo assurdo ed inspiegabile che denunciamo da tempo e che, oggi, appare ancor più inaccettabile”, ha concluso Marrella.