Confagricoltura, sviluppi positivi hanno fatto seguito alla manifestazione degli allevatori

Remo Parenti Presidente Confagricoltura Viterbo-Rieti

La manifestazione di martedì scorso a sostegno degli allevatori della Tuscia, ha avuto il merito di informare e portare a conoscenza di tutti la complicata situazione di un importante comparto produttivo.

A nome degli allevatori di Confagricoltura Viterbo-Rieti mi sento in dovere di ringraziare le autorità presenti, le forze dell’ordine che si sono prodigate affinché tutto si svolgesse nel migliore dei modi ed i giornalisti intervenuti che, con il loro lavoro hanno dato risonanza e maggior peso all’evento.

Credo però sia anche venuto il momento di chiarire alcune cose. Ho letto di manifestazione di Confagricoltura, Cia e Coldiretti: vorrei precisare che la manifestazione a Piazza del Plebiscito e al Sacrario è stata organizzata esclusivamente da Confagricoltura e Cia che hanno deciso, con senso di responsabilità, di non connotarla sindacalmente e di aprirla alla partecipazione di tutti gli allevatori che avessero voluto esprimere il proprio disagio. Per questo i trattori hanno sfilato con le bandiere tricolori. Coldiretti è stata presente soltanto all’incontro con il Prefetto e il Sottosegretario. Detto questo, con grande soddisfazione prendo atto degli sviluppi positivi  susseguitisi negli ultimi giorni: ISMEA ha reso pubblico il suo studio che stabilisce in 46 centesimi il costo di produzione di un litro di latte. A ciò ha fatto immediatamente seguito la convocazione, da parte del ministro Patuanelli, del tavolo di filiera.

Questa volta sembrano esserci tutti i presupposti per arrivare ad un esito positivo della vertenza latte.

Se così non fosse, la prossima settimana richiederemo a S.E. il Prefetto una nuova riunione con il Sottosegretario Battistoni, al fine di stabilire rapide azioni a salvaguardia degli allevatori della Tuscia. Inaccettabile pensare che essi debbano continuare a produrre impiegando 46 centesimi e ricavandone 38 per ogni litro di latte. In parallelo alle nostre rivendicazioni, noto con curiosità che da qualche giorno si susseguono consigli su come e cosa dovremmo fare riguardo a tale situazione. Ritengo opportuno sottolineare che le soluzioni ipotizzate sono state già da tempo oggetto di analisi da parte del mondo agricolo, che la qualità e la sua valorizzazione sono uno dei punti nodali delle attuali rivendicazioni e che Confagricoltura basa proprio sulla alta qualità del latte e di tante altre eccellenze produttive della Tuscia, un progetto che contempla uno stretto legame fra lo sviluppo di tali eccellenze ed il settore enogastronomico.

È nostra intenzione presentare questo studio ai candidati sindaci al Comune di Viterbo, al fine di capire, per ognuno di essi, il reale interessamento e la disponibilità a valutarlo ed eventualmente attuarlo. Per finire, ritengo che Confagricoltura Viterbo-Rieti abbia al suo interno professionalità ed esperienze tali da poter supportare i propri soci su di ogni specifico problema. Siamo comunque aperti a qualsiasi suggerimento o idea che possa portare ad un reale e costruttivo contributo al mondo agricolo ed allevatoriale.

Al contrario non siamo e non saremo interessati a proposte o consigli che considerino l’agricoltura non un fine ma solo un mezzo per ottenere consensi elettorali.