Confesercenti Viterbo: ‘Riaprire i pubblici esercizi la sera nelle zone gialle è opportuno e necessario per le imprese’

Ristorante

“Riaprire i pubblici esercizi la sera nelle ‘zone gialle’, dove la situazione sanitaria lo permette e rispettando i protocolli di sicurezza, è opportuno e necessario per le imprese”.
E’ quanto sostiene la Fiepet, l’associazione delle imprese della somministrazione Confesercenti in una nota a seguito della decisione governativa, con il Dpcm, di imporre ancora l’obbligo della chiusura alle 18.

“E’ auspicabile, come sostiene anche l’Anci, ridurre quanto prima l’impatto negativo delle restrizioni su questo tipo di imprese penalizzate, ormai, da troppo tempo dai provvedimenti di contenimento del contagio da Covid” afferma ancora la Fiepet che ritiene necessario ovviamente il mantenimento di tutte le misure precauzionali (mascherine ed elementi per la sanificazione) , ma chiede di eliminare anche il divieto, dopo le 18, del servizio di asporto per i bar, definita una misura ”incomprensibile ed iniqua. Confidiamo in una svolta che possa restituire un po’ di fiducia e dignità alle imprese del comparto. Per quanto riguarda i vaccini la Fiepet ribadisce che “gestori e personale di bar e ristoranti debbono ottenere la possibilità di essere sottoposti alla vaccinazione a tutela della clientela e in difesa della salute personale”.

Tutto il comparto della ristorazione e i pubblici esercizi, per via del succedersi di misure restrittive antiCovid continuano a subire pesantissimi danni.
“Il nuovo governo ha detto tante parole in favore del turismo adesso ci aspettiamo i fatti in tempi brevissimi. – sostiene Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo, membro della presidenza nazionale e responsabile regionale Area turismo – Le imprese del turismo sono allo stremo. C’èo bisogno di certezze e di programmazione e di un piano strategico che consenta alla filiera, fatta di agenzie di viaggio, alberghi, stabilimenti balneari, guide turistiche, animatori, ecc, di avere certezze per la ripartenza. Stiamo saltando nuovamente la stagione primaverile che per le città d’arte è gravissimo. Il 2021 fino ad oggi si presenta tale e quale al 2020 ma confidiamo moltissimo nella stagione estiva, non possiamo permetterci di perdere questa boccata d’ossigeno”.