Covid: “Un’ora al giorno non basta”, per pub e cocktail bar perdite di fatturato del 95%

Bar Pub

«Nonostante abbia un peso molto importante nell’economia del Paese, è tra i comparti più penalizzati dalle restrizioni e dai provvedimenti che si sono succeduti dallo scorso ottobre in poi. Parliamo del “mondo della notte”, che prende vita grazie ai cocktail bar, agli speakeasy, ai pub. Queste attività aprono le porte ai loro clienti non prima delle ore 17; quindi si trovano a dover alzare la serranda per poi abbassarla un’ora dopo, dovendo però continuare far fronte a costi fissi invariati e registrando perdite di fatturato vicine al 95%, rispetto al periodo antecedente alla pandemia».

Lo hanno reso noto Paolo Bianchini e Alessandro Bernardi, rispettivamente presidente e responsabile nazionale del settore Bar Industry di MIO ItaliaMovimento Imprese Ospitalità.

«Considerata l’attuale ristretta finestra temporale di lavoro del “mondo della notte”, ne deriva l’impossibilità di arginare i danni economici senza poter contare su un sostegno immediato, adeguato e proporzionato alle perdite riscontrate. Perdite che vanno risarcite con estrema urgenza», hanno concluso Paolo Bianchini Alessandro Bernardi.