Excelsior, Lavoro: a marzo sono 1.590 i posti di lavoro programmati nell’Alto Lazio

Tiene per ora la domanda di lavoro nell’Alto Lazio, con una previsione di 1.590 nuovi posti di lavoro previsti dalle imprese per questo mese di marzo, sebbene in un quadro di crescente incertezza per le conseguenze della guerra in Ucraina e la preoccupante crescita dei costi energetici e delle materie prime, fattori che stanno mettendo a forte rischio la ripresa economica. E’ quanto mette in evidenza l’ultimo Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal (Agenzia nazionale politiche attive per il lavoro) in collaborazione le Camere di Commercio italiane tra cui quella di Rieti Viterbo. Sono 930 le entrate di personale previste dalle imprese viterbesi per il mese di marzo 2022, che diventano 2.890 per il trimestre marzo-maggio, mentre per quanto riguarda gli ingressi previsti dalle imprese reatine, ne risultano programmati 660 a marzo e 2.130 per il trimestre marzo-maggio 2022. Numeri in crescita rispetto al mese scorso ma che riguardano interviste raccolte fino al 14 febbraio 2022, periodo antecedente al susseguirsi degli eventi che hanno portato al conflitto in Ucraina. Pertanto, non tengono conto delle possibili ripercussioni delle tensioni geopolitiche sulle previsioni delle imprese.

Nello specifico, nella Tuscia gli inserimenti di personale riguardano nel 40,3% dei casi impiegati, professioni commerciali e nei servizi, per il 32% operai specializzati, conduttori di impianti e macchine e per il 14,1% dirigenti, professioni specializzate e tecnici. Nel Reatino, invece, il 44,9% delle entrate riguarda operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, il 30,1% dei posti di lavoro ricercati sono rivolti a personale impiegatizio e il 15,3% a dirigenti e professioni specializzate.

A livello nazionale, le imprese segnalano una crescita della difficoltà di reperimento di personale. Si attesta infatti al 41,1% delle entrate programmate, in aumento di quasi 9 punti percentuali rispetto a marzo 2021 quando erano difficili da reperire il 32,2% dei profili ricercati.