Fallimento Aquilanti, Fisascat Cisl e Filcams Cgil di Viterbo: “Profonda preoccupazione per le sorti dei 33 lavoratori”

“La Fisascat Cisl e la Filcams Cgil di Viterbo, in merito al fallimento della società Aquilanti, esprimono profonda preoccupazione per le sorti dei 33 lavoratori ancora in forza alla ditta di termoidraulica.

Di queste 33 persone (di cui 19 a Viterbo e 14 in altre filiali), 9 sono in cassa integrazione, o meglio dovrebbero essere in cassa integrazione, visto che sembra mancare un accordo regionale che rischia di non attivarla.

24 lavoratori sono, come confermato dal Curatore fallimentare, “sospesi”, del resto non potrebbero recarsi sul posto di lavoro con i sigilli ai cancelli.
Siamo profondamente dispiaciuti per l’epilogo di tutta questa vicenda: allo stato attuale, però, il passato glorioso di questa società non ci interessa, come non ci interessa un futuro che poteva essere ma, al momento, non è stato.

Quello che ci interessa è conoscere la sorte di 33 lavoratori, di 33 famiglie!
Le domande che ci poniamo sono molte: quanto durerà la “sospensione” dei lavoratori? La cassa integrazione è attiva? Può essere estesa agli altri lavoratori? potranno accedere all’indennità di disoccupazione? Possono essere inserite in un programma di formazione che possa offrire loro un’alternativa?

Sono queste le nostre priorità, i quesiti, nostri e dei lavoratori, che necessitano una rapida risposta da parte del curatore fallimentare”.