Insetti commestibili: tutto quello che c’è da sapere

Insetti commestibili

Molto apprezzati in Asia, Africa e America Latina, gli insetti commestibili stanno arrivando anche sulle nostre tavole.Importanti fonti di proteine e già diffusi come prelibatezze in molti paesi, gli insetti commestibili rappresentano un modo originale per esplorare la cultura culinaria del mondo. Cerchiamo di saperne di più partendo dalla definizione di entomofagia.

Insetti commestibili: cos’è l’entomofagia?

Per entomofagia si intende l’uso di insetti come alimenti. Questa tradizione ancestrale è praticata, in particolare, nel continente asiatico e in alcuni paesi africani e dell’America del Sud. I thailandesi, ad esempio, sono ghiotti di coleotteri che affollano le bancarelle dei mercati alimentari

Che si tratti di bruchi, insetti o formiche, quasi 2.000 specie integrano l’alimentazione di quasi miliardi e mezzo di persone. Il loro consumo in Europa è in crescita da dieci anni a questa parte. Una vasta selezione di insetti commestibili si può acquistare nei negozi specializzati o sui siti di vendita online.

In rete è possibile anche imparare come allevare insetti commestibili per farli diventare poi succulente pietanze, ricche di nutrienti e sostenibili dal punto di vista ecologico.

Perché mangiare insetti commestibili?

Gli appassionati di entomofagia attribuiscono molte virtù al consumo di insetti, tra cui citiamo:

– ottime qualità nutrizionali: gli insetti sono naturalmente ricchi di proteine ​​(72%), fonti di minerali (ferro, zinco, calcio), fibre, omega 3 e 6 e vitamine B1, B2 e B3;

– impatto ambientale ridotto: gli allevamenti di insetti producono fino a cento volte meno gas serra rispetto agli allevamenti di carne.

Quali insetti sono buoni da mangiare?

Grilli e vermi della farina sono gli insetti più apprezzati. Come già detto, però, le specie commestibii sono migliaia: coleotteri, bruchi, vespe, formiche, cavallette, grilli, cicale, cocciniglie, insetti, termiti, libellule, scarafaggi, farfalle, mosche o zanzara.

Si consiglia di non provare mai a mangiare insetti selvatici, raccolti per esempio nel proprio giardino o in un parco, perché non solo potrebbero essere infestati da batteri o parassiti, ma potrebbero anche contenere tracce di fertilizzanti e pesticidi che li rendono pericolosi per l’uomo.

Che sapore hanno gli insetti commestibili e come si preparano

Gli esperti culinari ritengono che il gusto degli insetti difficilmente possa essere equiparato a un sapore familiare. Del vasto numero di specie commestibili, ognuna ha un profumo caratteristico, descrivibile solo con un lontano confronto. Per molti, gli insetti tendono ad avere il sapore delle noci , soprattutto se arrostite. È il caso del grillo, la cui consistenza croccante può ricordare anche i popcorn. Il sapore del verme della farina assomiglierebbe, invece, alla nocciola, mentre le termiti rosse ricorderebbero il bacon. Le uova di formica crude hanno una consistenza succosa e hanno il sapore del latte, mentre cotte hanno l’odore del formaggio.

Le ricette per cucinare gli insetti sono tantissime: in Africa, i bruchi sono consumati essiccati, bolliti, affumicati o grigliati: Messico, le larve di formiche giganti sono saltate nel burro e le locuste vengono fritte con peperoncino, aglio e succo di limone. In Giappone, le locuste, invece, cucinate con salsa di soia.