M5S Lazio: ‘Le botteghe storiche della nostra Regione rappresentano un patrimonio culturale’

“Le botteghe storiche della nostra regione rappresentano prima di tutto un patrimonio culturale che va difeso e valorizzato in quanto portatore di storia, identità e tradizione. Pensare ad esse come un semplice settore da rilanciare è riduttivo, la loro ragione di esistere va inserita in una cornice economica, culturale e turistica che oltre che di ricchezza materiale si faccia carico di un recupero della memoria storica e di un prezioso contributo per lo sviluppo del Made in Lazio”.

Così in una nota il Movimento 5 Stelle alla Regione Lazio, a proposito della Legge per la tutela e la valorizzazione delle botteghe storiche, di cui si è parlato oggi nel corso della Commissione Sviluppo Economico.

“Ogni legge dovrebbe essere frutto di una visione – ha affermato Roberta Lombardi – e come legislatori la prima cosa che dobbiamo chiederci è quale scenario immaginiamo per il futuro di queste attività. Pensare che le Botteghe storiche possano diventare il business del futuro è inimmaginabile, dobbiamo ragionare invece su un nuovo concetto di crescita che le veda protagoniste di un rilancio dell’appeal della nostra cultura. Oggi, anche a causa della pandemia, sono profondamente cambiati i modelli delle attività produttive, così come è cambiato il modello di turismo massificato, va dunque rivisto anche il nostro approccio che non deve più puntare sui grandi numeri, ma sulla qualità e sull’appetibilità che il nostro stile esercita nel mondo. In questo contesto, le Botteghe storiche, intese come testimonianza di cultura, possono diventare ambasciatrici della nostra identità”.

“Ben venga una legge che salvaguardi le botteghe storiche e artigianali – ha dichiarato Francesca De Vito – ma a condizione che non rimanga sulla carta, come troppe volte è successo, e che non perda il senso della sua finalità se, alle azioni, non seguiranno i fatti. Il futuro comincia dalla tutela del  nostro passato, inutile produrre atti se poi non c’è la sensibilità di trasformarli in sostegno concreto”.

“Non più tardi di 10 giorni fa – ha continuato De Vito – sono stata chiamata da un gruppo di botteghe storiche di Roma in via Margutta che si trovano in una importante situazione di criticità. Sono affittuari di un Ente pubblico regionale che per puntare al massimo profitto, ha aumentato il canone di locazione con il rischio concreto di chiusura per molti di loro. Questo è ciò che si dovrebbe assolutamente evitare mentre si sta parlando di tutela”.

“Ritengo che anche a livello nazionale, la creazione di un Ministero del Made in Italy sia la giusta direzione per proteggere i nostri artigiani e le loro botteghe, se non lo facciamo ora, soprattutto con le difficoltà sopraggiunte nell’ultimo periodo, temo che non avremo più molto da tutelare del nostro patrimonio tradizionale e culturale. Spero che si possa giungere a dare risposte concrete  a tutti coloro che stanno sopravvivendo in questo anno difficilissimo, senza aspettare le leggi ma agendo  con il buon senso e la volontà politica di intervenire rapidamente, come bisognerebbe fare nel caso di via Margutta. Salvaguardare un bene così prezioso come le nostre Botteghe Storiche è un lascito di memoria per le future generazioni e mi auguro che tutte le forze politiche abbiano la sensibilità di superare gli schieramenti e convergere su un testo capace di dare risposte al settore”, ha concluso la consigliera del Movimento 5 Stelle.