Romoli: “Alla Tuscia servono competenza, continuità e attenzione per il territorio, non slogan elettorali”

Alessandro Romoli

La Tuscia merita unità. La Tuscia merita competenza, continuità e attenzione per il territorio. E la Provincia di Viterbo, che è la “Casa di tutti i Comuni del territorio” e dei cittadini che vi abitano, è il luogo chiave dove si dovrà lavorare in favore del bene comune attraverso un costruttivo confronto quotidiano.  

Sono molti gli obiettivi da realizzare a partire già dal 2022 ormai alle porte. Innanzitutto la manutenzione delle strade provinciali e dell’annessa segnaletica, per renderle più facilmente praticabili e sicure. Fondamentale anche il contenimento delle alberature attraverso l’attuazione del piano pluriennale di manutenzione e il reperimento di ulteriori risorse economiche dal ministero competente. Stiamo poi già lavorando all’ammodernamento e valorizzazione delle scuole superiori di tutto il viterbese tramite l’attuazione di interventi di edilizia scolastica per oltre 23 milioni di euro.  

 

Siamo altresì consapevoli della necessità di investire nell’ecologia e nella sostenibilità, precondizioni essenziali per aiutare i nostri figli ad abitare un mondo più pulito. Per questo intendiamo contribuire a rafforzare il sistema di raccolta differenziata porta a porta dei Comuni. Uno sguardo attento va poi rivolto al servizio idrico integrato dell’Ato1 Lazio Nord Viterbo: ma in questo momento va ricercata l’unitarietà di intenti tesa ad attenzionare e preservare un ciclo primario quale quello dell’acqua, dall’approvvigionamento alla depurazione 

 

Infine ci aspetta un’importante partita da giocare, quella del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). È un’opportunità che non possiamo in alcun modo permetterci di sprecare. Il lavoro da fare è tanto e a maggior ragione serve il contributo di tutti.  

 

C’è bisogno di una politica vera, competente e costruttiva. C’è bisogno di una politica che, terminato il periodo elettorale, garantendo la presenza costante, si rimbocchi le maniche e si metta a lavorare a supporto delle amministrazioni locali e dei cittadini. Non servono dunque slogan elettorali, eppure negli ultimi giorni si sta assistendo al tentativo di ideologizzare le imminenti elezioni provinciali come se ad essere in ballo ci fosse la formazione del prossimo governo nazionale e non il costruire un’amministrazione plurale dialogante con tutti i sessanta Comuni del territorio. 

 

Leggo quotidiani attacchi personali ai quali non ho intenzione di sacrificare energie né tanto meno replicare. C’è poi, da più parti, chi parla di “ortodossia” e rivendica una netta e ben delimitata linea politica nelle elezioni per il rinnovo degli organi elettivi della Provincia di Viterbo. Credo non sfugga a nessuno che gli stessi personaggi mi sembra non disdegnino di sostenere un governo nazionale di grande coalizione dove figurano tra le forze responsabili il Partito Democratico, Lega, Forza Italia e Movimento 5 stelle. Capisco che magari non tutti apprezzano il dialogo e il confronto; capisco anche che si vorrebbe trascendere nella barbarie di certa “stampa”, ma cerchiamo almeno di essere seri.