Conferenza molto partecipata al Centro Iniziative Culturali di Montefiascone

La conferenza, organizzata dal Centro Iniziative Culturali di Montefiascone, nel contesto della programmazione degli Incontri Primavera in Etruria, presso la sala conferenza della Biblioteca comunale, nel pomeriggio di ieri l’altro, ha ricevuto un grande riscontro tra le oltre cinquanta persone presenti.

L’argomento trattato dal Procuratore della Repubblica, Carlo Maria Scipio, era di notevole interesse, ben sintetizzato nel titolo: Eutanasia e Fine Vita. Non solo un problema etico. Il termine Eutanasia viene dal greco e significa ‘Morte tranquilla, bella morte’. In questo contesto oggi l’unico strumento che si ha è il testamento biologico nel quale ognuno deve scrivere le modalità con le quali desidera morire. Testamento che la singola persona, nel momento che lo redige, deve essere in piena libertà, in assoluta autonomia nella totale lucidità, davanti al segretario comunale, inserendolo nell’apposito registro, o in presenza di un notaio.

Non va dimenticato che la morte arriva quale insalutato ospite. Certo è che la morte deve essere un evento il meno doloro possibile.

L’argomento rimane, comunque, estremamente delicato, in quanto racchiude uno dei tanti aspetti della libertà della persona, ed è possibile stigmatizzarlo nell’espressione Diritto di vivere e Diritto di morire. Diversi legislatori hanno affrontato il tema dell’Eutanasia, ma giunti alla fase della legislazione dettagliata, ogni progetto di legge si è fermato. L’unico documento che abbiamo più vicino a noi è il disegno di legge approvato dalla Camera nel 2022, e che ora giace fermo al Senato in attesa di essere calendarizzato.

Non ci si deve dimenticare, ha precisato l’illustre relatore, che, qualche anno fa, si procedette ad un referendum che, nonostante 1.500.000 italiani apposero la loro firma non fu ammesso. Ognuno fa le sue scelte, ognuno fa le proprie riflessioni ha commentato lo Scipio dichiarandosi credente ed al tempo stesso uomo di legge, attraverso la quale deve passare questa istituzione.

Pietro Bigliozzi