Il sottopassaggio di Porta di Borgo è stato nuovamente chiuso, forse per giuste ragioni da parte dell’Amministrazione che hanno animato forti polemiche tra i cittadini.
Su questo problema è necessario fare chiarezza, altrimenti da una parte non se ne comprende la polemica e dall’altra non se ne capisce la motivazione.
Circa trent’anni fa, durante il periodo amministrativo del conosciutissimo sindaco Vincenzo Danti, visto il forte traffico pedonale a raso, immerso nel sostenuto traffico automobilistico che regna nella zona, tra Porta di Borgo e P.le Roma si pensò di realizzare un sottopassaggio, con un cospicuo investimento pubblico per ottenere due vantaggi: liberare il traffico dai pedoni, permettere alle persone di attraversare la strada in piena sicurezza pur facendo qualche passo in più.
I montefiasconesi, di contro, non lo hanno mai usato, per i più svariati motivi. Cosicchè la struttura e i bagni annessi, sono stati lasciati a se stessi, totalmente incustoditi fino al punto di essere divenuti un ricettacolo di sporcizia di ogni genere.
Le varie Amministrazioni, contrariamente a quanto il buon senso suggeriva e suggerisce, anziché porvi rimedio hanno preferito ignorare il problema. Molti cittadini si sono ribellati a questo modo di fare e più volte, con giuste motivazioni, hanno fatto presente il problema.
In questi giorni sono stati di nuovo chiusi sia il sottopassaggio che i servizi, che non sono più utilizzabili. Tutta la zona, importante crocevia della città, è priva di bagni pubblici, contemporaneamente i pedoni seguitano ad attraversare a raso, rischiando la loro incolumità e creando problemi al normale scorrimento del traffico.
Pietro Brigliozzi
