Montefiascone, primo Consiglio comunale dell’era De Santis

Giulia de Santis Montefiascone

Il Consiglio comunale, primo della nuova era del sindaca Giulia Santis, che si è svolto questa mattina nella specifica sala della sede comunale di Montefiascone, non poteva avere modalità logistica migliore.

Un Consiglio completamente dedicato alle fasi istituzionali, quindi l’avvio della macchina amministrativa dando corso al nuovo modo di gestire la cosa pubblica che la Sindaca G. De Santis intende portare avanti. Nell’aula si è subito respirata un’aria diversa, molto distesa e cordiale.

Pubblico al Consiglio comunale di Montefiascone

La Sindaca G. De Santis, aprendo il Consiglio, ha preso la parola esprimendo i ringraziamenti del caso ed annunciando, se pur per grandi linee, il programma che intende realizzare con la sua squadra nei prossimi cinque anni; a seguire, altri consiglieri, compresi quelli dell’opposizione hanno preso la parola per i ringraziamenti elettorali.

Pubblico al Consiglio comunale di Montefiascone

Quindi si è passati ai punti all’ordine del giorno: convalida degli eletti, avvenuta con l’unanimità dei voti; elezione del Presidente del Consiglio (Carla Mancini); elezione del Vice Presidente della Giunta (Marco Frallicciardi); elezione dei capo gruppo sia della maggioranza (Renato Trapè) che della opposizione nella quale si è avuta la separazione di Forza Italia dal resto della lista INSIEME con i rispettivi capo gruppo Manzi e Andrea Danti; presa atto della Giunta costituita da Cicoria (anche Vice Sindaco): Cimarello Luciano, Giulia Sciuga, Giulia Moscetti, Merlo Angelo; avvio dei lavori per la nomina del rappresentante presso gli Enti Locali; nomina della Commissione elettorale con i tre effettivi ( Roscani, Sances, Ranaldi) e i tre supplenti (Cacalloro, Manzi, Trapè); nomina dei due consiglieri (Marco Frallicciardi e Orietta Celeste) che affiancheranno la Sindaca G. De Santis nella commissione per i giudici popolari.

La Presidente Mancini ha dichiarato concluso il Consiglio intorno alle undici e quaranta.

Pietro Brigliozzi