Montefiascone sotterranea e il Radon

Radon

Quel poco che c’è di Montefiascone sotterranea è destinata a rimane nell’oblio, in quanto è stata riscontrata la presenza del gas Radon nel sottosuolo.
Secondo quanto riportato nello studio dal titolo “Ambiente: rischio radon nei comuni dell’Alto Lazio”, fatto dagli esperti del C.N.E.N., Laboratorio Geominerario, nel sottosuolo di Montefiascone c’è una grossa quantità di Radon.

Onde non essere fraintesi nella relazione si legge: “Il Radon viene emesso, anche da materiali naturali utilizzati per le costruzioni… nel viterbese, non è infrequente il raggiungimento di concentrazioni anche di 1000Bq/mc”. Secondo l’Ordine dei geologi, Viterbo, Vetralla, Montefiascone, San Quirico, Sorano, Montalto di Castro, parte dell’Alto Lazio, zone dei vulcani Sabatini, Vulsini, di Vico e alcune dei Castelli, sono le zone del Lazio interessate dal rischio Radon, gas di origine naturale che rappresenta, dopo il fumo la seconda causa al mondo di tumore polmonare.

“Il Radon è un gas di origine naturale, incolore inodore ed insapore, prodotto dal decadimento radioattivo dell’uranio e presente nel suolo e nelle rocce”. In determinate condizioni può raggiungere concentrazioni elevate e diventare dannoso per la salute. Ad emettere il gas nocivo “sono anche i materiali da costruzione e l’acqua”.

C’è da augurarsi che i promotori del progetto Montefiascone sotterranea e i tecnici venuti a Montefiascone alcune settimana fa si rendano conto di questa realtà prima di fare scelte inopportune o inutili.


Pietro Brigliozzi