Dopo 750 anni la “Pergamena del Conclave”,  torna a Palazzo dei Papi

Pergamena del Conclave

L’antico e prezioso  documento della storia di Viterbo,  testimonianza del conclave del 1270, sarà in mostra presso la Sala Gualtiero del Palazzo Papale. La cerimonia dell’inaugurazione della Sala  allestita  con altre preziose opere artistiche oltre la teca contenente la pergamna, ha visto la  presenza del sindaco di Viterbo, Chiara Frontini, dal vescovo Lino Fumagalli  e dal professor  Vittorio Sgarbi, assessore alla  bellezza del comune di Viterbo. Dopo il taglio del nastro a prendere la parola per prima è stata Chiara Frontini che ha sottolineato: ”La pergamena del Conclave torna a Palazzo dei Papi, là dove fu redatta. Una decisione frutto di una scelta condivisa tra amministrazione comunale e Diocesi di Viterbo. Dopo 750 anni, una pagina fondamentale della storia di Viterbo rivive. Un atto simbolico con cui l’assessorato alla Bellezza intende intraprendere il proprio percorso per la crescita della città. L’antico documento, simbolo della cristianità e dell’identità di Viterbo.  Un gesto di coerenza storica che permetterà alla pergamena di essere ancor più apprezzata nel contesto di un’ampia comunicazione e di una importante programmazione di attività che l’assessorato porrà in essere nei prossimi mesi”. 

L’antico e storico documento è stato ospitato con la massima cura presso la biblioteca comunale, diretta dal commissario straordinario del Consorzio Biblioteche, Paolo Pelliccia, che nel corso degli anni ha garantito e provveduto alla giusta conservazione. Lo scorso 22 dicembre la pergamena è stata trasferita all’interno del Museo dei Portici di Palazzo dei Priori (sede distaccata del Museo Civico).

Monsignor Lino Fumagalli ha dichiarato: ”La pergamena conserva ancora i sigilli in ceralacca originali dei cardinali elettori e del Rettore del Patrimonio di San Pietro. Narra della drammatica situazione dei porporati ridotti in clausura. Per volere del podestà e del capitano del popolo di Viterbo.

Dal conclave viterbese, che si tenne tra il 1268 ed il 1271, uscì l’elezione di Gregorio X. E da qui prenderà le mosse la costituzione apostolica Ubi Periculum, del 1274”.

Ha preso quindi la parola Vittorio Sgarbi: ”La pergamena era esposta in maniera non confacente negli ambienti della succursale del museo comunale in Piazza del Plebiscito, ho quasi inciampato nel contenitore della pergamena nel visitare gli ambienti dove le opere d’arte di Sebastiano del Piombo sono state collocate in modo incredibile. La convenzione tra il Comune, la Curia e la Biblioteca Consorziale di Viterbo mette fine alla erronea collocazione della pergamena che ora è tornata nel luogo ideale e sarà sicuramente apprezzata da tanti turisti molti dei quali li possiamo già vedere in questo momento”.