Fiera a Tarquinia Lido, l’UDC: “Flop senza precedenti. Pochi visitatori e ancor meno espositori”

“Non si può essere fieri di questa fiera che non era una fiera e tantomeno ha dimostrato di essere la Mostra Mercato delle Macchine Agricole. Un flop senza precedenti. Pochi visitatori e ancor meno espositori, soprattutto quelli di settore. Eventi deserti e convegni annullati. Falle organizzative imbarazzanti, considerato anche il ridotto numero di presenze. Più che una ripartenza un passo nel vuoto.

Deficit di competenza organizzativa imperdonabile – prosegue Maurizio Leoncelli di UDC Tarquinia – se parametrato al budget stanziato (soldi comunali): parliamo di cifre importanti. Siamo ansiosi di conoscere il bilancio conclusivo della manifestazione. Pochi stand e poche presenze significano poche entrate e i costi fissi generano un passivo che il Comune dovrà ripianare. Tarquinia merita di più e di meglio. Non si è competenti per voto, ma per capacità e qui l’amministrazione ha fallito miseramente.

Noi proponiamo tre punti da discutere con la città e che saranno la base della nostra proposta alternativa rispetto all’arroganza tuttologa di questo sindaco e della sua giunta: l’istituzione di un’entità autonoma e indipendente che gestisca gli eventi fieristici della città, in maniera professionale e competente; uno spazio fieristico, perché il Lido continua a mostrare criticità e sono danneggiate le stesse attività commerciali presenti, soprattutto nel mese di maggio; il ripristino della fiera nel centro storico di Tarquinia in data diversa da quella della Mostra Mercato Macchine Agricole. Eventi che fanno parte della tradizione e della storia della città e che in questi ultimi due anni l’amministrazione ha contribuito ad affondare, ci proponiamo di ricostruirli fin da ora.

Investimenti come quello di quest’anno sono cospicui e soprattutto pubblici, non possono essere utili solo per una valanga di selfie autocelebrativi di politici di ogni livello con fascia o senza appollaiati intorno al nastro da tagliare. Indossare una fascia è cosa seria. Per questo motivo presidente dell’Università Agraria Alberto Tosoni e amministratori tutti, considerando che a suo dire l’Ente è a oggi privato, non capiamo il senso della stessa e la presenza del simbolo della Repubblica Italiana. Non possiamo accettare un utilizzo improprio dei valori istituzionali. Chiediamo quindi pubblicamente le vostre scuse alla cittadinanza. Avete messo in campo la fiera degli errori e la mostra dell’improvvisazione, ora fate un passo indietro e la città ne farà due avanti”.