I.C. CARMINE: Memoria, emozioni e studio della Storia per ricordare la Shoah

I.C. CARMINE

Oggi 27 gennaio si celebra la “Giorno della Memoria”, per non dimenticare le vittime dell’Olocausto. Questa data fu scelta perché, in quello stesso giorno del 1945, il campo di concentramento di Auschwitz venne liberato dai tedeschi.

In Italia il “Giorno della Memoria” – comunica il Dirigente Scolastico, Anna Grazia Pieragostini, – è stato istituito con la Legge del 20 luglio 2000, n.211 e sancisce l’importanza di ricordare quanto è accaduto al popolo ebraico, nei campi di sterminio, in modo che, in futuro, tali eventi non possano più accadere.

Un tema così delicato è affrontato nelle nostre scuole di ogni ordine e grado. Gli insegnati, attuando  le adeguate strategie e metodologie, a seconda dell’età dei discenti, affrontano le tematiche in maniera diversa. Alla base del lavoro ci sono le storie in cui i bambini si identificano, il lavoro sulle  le emozioni che provano e le riflessioni che scaturiscono dalla visione di film, animazioni o brevi documentari. Molto utili, per gli alunni, sono gli albi illustrati, che attraverso disegni e colori, veicolano le emozioni e i valori positivi della fratellanza e la solidarietà tra le persone, anche se di diverse religioni o nazioni.

Nella scuola secondaria di primo grado, l’argomento è fortemente legato allo studio della Storia: l’ascesa di Hitler, le leggi razziali, la folle idea di una soluzione finale che aveva lo scopo di eliminare le persone “indesiderate” come gli Ebrei, Rom, omosessuali, disabili, prigionieri di guerra e oppositori politici. Il percorso di approfondimento e riflessione è trasversale e legato a quante più materie di studio possibili: si parla dell’impatto che ebbero le leggi razziali nel mondo dello sport, all’esodo di migliaia ebrei spagnoli dalla loro madre patria, per la collaborazione di Franco con i nazisti.

In questa ricorrenza nella scuola si utilizzano parole, immagini, canzoni e incontri che insinuino nella mente e nel cuore degli scolari, non sentimenti di incredulità, rabbia o impotenza ma umane qualità come il coraggio, lo spirito di solidarietà e propensione verso il bene.  Solo attraverso la memoria e la perpetuazione del ricordo si potrà scongiurare il ritorno di questo periodo così drammatico della nostra storia.