Vasanello ha celebrato la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

Panchina rossa Vasanello

Commozione e viva partecipazione all’iniziativa organizzata ieri in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Come sempre, Vasanello è sempre in prima linea per celebrare questo importante momento di riflessione e di educazione, elemento essenziale per evitare il susseguirsi di femminicidi e in generale il fenomeno della violenza sulle donne.

Quest’anno i ragazzi del servizio civile universale di Vasanello hanno organizzato un flash mob, moderato da uno dei responsabili olp, Flavio Rizzo, con la partecipazione dell’amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore Ilaria Tranfa, il consigliere provinciale Antonio Porri, Antonio Tabacchi, papà di Silvia, uccisa il 17 marzo 2017 per mano del fidanzato,  la fiduciaria di plesso Monica Lecchini, il parroco don Enzo, i ragazzi delle scuole primaria e secondaria, i Carabinieri della locale stazione.

Il corteo ha sfilato lungo via Marconi e, dopo l’esposizione di uno striscione con la scritta “L’amore è un’altra storia”, si è soffermato davanti all’Isola del rispetto, un’installazione inaugurata nel 2020 proprio in memoria di Silvia che consta di tre opere di arredo urbano: una colonnina-distributore contenente le pubblicazioni del concorso “A Silvia”, una panchina su cui sedersi per leggere gli elaborati ed un lampione che consente la lettura anche di notte.

Qui ci sono state diverse letture, interventi e momenti di riflessione mirati all’esigenza sempre più pressante di utilizzare tutti i linguaggi per sensibilizzare i giovani ed educarli al rispetto nei confronti delle donne, cercando di comprendere, soprattutto i segnali che lanciano per chiedere aiuto. 

Queste, al riguardo, le parole dell’assessore Tranfa: “Il Comune di Vasanello e l’amministrazione tutta terrà sempre alta l’attenzione in merito a qualsiasi tipo di violenza sulle donne: psicologica, sociale, sessuale e ovviamente fisica.

Soltanto rompendo il muro di omertà, soltanto parlando dell’argomento, soltanto denunciando ciò che si subisce o si vede subire da altri, potremo combattere, e magari vincere, contro chi commette violenza nei confronti delle donne. È un compito che ogni cittadino, di qualsiasi estrazione sociale e culturale, può assolvere, ed è un preciso dovere civico che tutti siamo chiamati ad assolvere”.

Al termine dell’incontro sono stati deposti dei fiori sulla panchina rossa ed un mazzo è stato donato al papà di Silvia.