Provincia, Romoli: «Serve una provincia che sia “casa dei Comuni”»

Alessandro Romoli

«Non può esserci macchina amministrativa che funzioni senza dialogo e confronto. Né senza un’adeguata conoscenza del territorio e dei meccanismi che la regolano, che differiscono molto da quelli dei Comuni.». E’ quanto dichiara Alessandro Romoli, candidato presidente del Consiglio  palazzo Gentili in via Saffi a Viterbo e, attualmente, sindaco di Bassano in Teverina.

«In questi giorni sto infatti incontrando molti amministratori locali della Tuscia, cosa che peraltro ho sempre fatto da quando ho deciso di mettermi al servizio delle istituzioni. Per ascoltare le loro necessità, i loro problemi e comprenderli. Perché la comprensione è sempre il primo passo per risolverli.  

È questo lo spirito di una Provincia “casa dei Comuni: stare vicino e collaborare quotidianamente con chi ha deciso di metterci la faccia e lavorare per i cittadini, al di là del pensiero politico di ognuno di noi che non ha nulla a che fare con la gestione amministrativa di un ente di secondo livello quale è oggi l’amministrazione provinciale.  

È fondamentale che chi intende amministrare la Provincia di Viterbo abbia una profonda conoscenza di tutti i centri che compongono questa nostra terra, delle loro grandi potenzialità e peculiari criticità.  

Superata la fase elettorale voglio e vogliamo partire da questolavorare al fianco di tutte le amministrazioni locali negli specifici settori di competenza amministrativa concertando un’azione di governo plurale condivisa, frutto di un confronto quotidianoe allo stesso tempo proiettata al progresso della Tuscia. Un percorso virtuoso già avviato animato dalla volontà di mettersi al servizio dell’istituzione provinciale e dei sessanta comuni.»