39 milioni per Belcolle, verso un’assistenza sanitaria moderna ed efficace per Viterbo e provincia

Donetti Panunzi Zingaretti

Grande soddisfazione di Luigi Mechelli presidente dell’Avis che questa mattina alla cittadella della salute ha mostrato agli ospiti la nuova plasma emoteca ricevuta dall’Asl di Viterbo.

Presenti l’assessore alla sanità regionale Alessio D’Amato, il direttore generale dell’Asl di Viterbo Daniela Donetti, il presidente della Regione Lazio Zingaretti, Enrico Panunzi, Alessandra Troncarelli e diverse autorità civili e militari.

Dopo la presentazione del mezzo innovativo e moderno, gli ospiti si sono portati nella sala riunioni della cittadella dove ha preso la parola per prima la Donetti (che ad onor del vero dobbiamo ricordarlo ha ricevuto un ambito premio come donna manager), ha sottolineato come sono stati utilizzati i fondi ricevuti negli ultimi anni, finanziamenti arrivati sia dalla Regione Lazio che dai Ministeri competenti, per il raggiungimento di due obiettivi fondamentali: il primo, l’adeguamento normativo e la messa in sicurezza delle strutture; il secondo, non meno importante, l’investimento fatto come Regione Lazio sulla qualità delle prestazioni, in attrezzature sanitarie e in risorse umane. “Abbiamo investito -ha proseguito la Donetti – in attrezzatura all’interno della sala operatoria con la neuronavigazione, così come nella microscopia. Abbiamo assunto 4 nuovi primari che sono qua con noi, il primario di neurochirurgia, il primario di chirurgia oncologica, il primario di chirurgia vascolare e il primario di otorino, che insieme agli altri presenti hanno determinato un incremento dell’attività chirurgica negli ultimi anni. Per quanto riguarda l’emergenza d’urgenza, nel 2019 con una spesa non indifferente abbiamo inaugurato il nuovo Pronto Soccorso che era totalmente inadeguato e che ci ha consentito di affrontare al meglio anche la pandemia con 22 postazioni monitorizzate. È in corso di finanziamento la terapia intensiva nelle neurologica con 6 posti letto per lo Stroke Unit, abbiamo investito in attrezzature nel 2018 con radiologia interventistica, non dimentichiamo che avremo due nuovi angiografi, uno vascolare e uno cardiologico, che consentiranno di essere ancora più performanti”.

D’Amato ha voluto annunciare che presto a Belcolle ci sarà una palazzina strutturale per le malattie infettive, un SPD e l’ematologia all’ottavo piano di dell’Ospedale. Con l’accordo i fondi verranno utilizzati per la messa in sicurezza, “per quanto riguarda gli interventi, – ha detto D’Amato – abbiamo già fatto i progetti in modo tale da continuare a lavorare all’interno delle varie strutture e sarà un adeguamento anche dal punto di vista alberghiero delle degenze, un ospedale che risponda a pieno alle nuove esigenze. Infine desidero ringraziare la direzione strategica della ASL tutti i collaboratori tutti voi che siete intervenuti in modo particolare la collega Alessandra Troncarelli e il consigliere Enrico Panunzi. Ma anche tutte le autorità sono tutte attivate e debbo ringraziare sin da ora la ASL di Viterbo e i professionisti sanitari per l’impegno che stanno mettendo. Oggi siamo qui per firmare questo accordo di programma. 39 milioni per la legge 145/2018 ed è un accordo fondamentale e straordinario”.

Il presidente Zingaretti ha dichiarato: “Ricordo come fosse ieri quando Enrico Panunzi insieme a Troncarelli, mi accompagnarono per la prima volta 9 anni fa in questo ospedale. Enrico disse che qui c’era una delle vergogne della Repubblica italiana. Oggi noi dichiamo che renderemo utilizzabile la parte chiusa da oltre 40 anni.

Con il PNRR investiremo 33 milioni nel campo sanitario, intorno a Belcolle si rafforzerà una rete con 12 case comunità, 4 ospedali di comunità e 5 unità operative territoriali con l’acquisto di 21 nuove apparecchiature in queste cinque unità operative territoriali. Io ricordo che proprio nella ASL di Viterbo si sperimentò alcuni mesi fa una presa in carico a distanza di pazienti dentro una casa della salute che monitorava la salute degli anziani attraverso la telemedicina. Eravamo i primi. La gestione della sanità territoriale, il COVID che cosa ci ha insegnato? Che una parte delle cure deve essere fatta dentro le case dei malati. E ricorrere all’ospedalizzazione solo nei casi “rossi”. Quindi le centrali operative territoriali saranno cinque ad altissima tecnologia con la digitalizzazione. Concludo dicendo – ha proseguito Zingaretti – che oggi abbiamo sottoscritto un passaggio importantissimo per la sanità della Tuscia molto importante per i cittadini”.