Buzzi (FdI): “Chiediamo alla sindaca Frontini di portare in consiglio comunale i temi inerenti al settore del turismo e del marketing territoriale”

Luigi Maria Buzzi FdI

“Non è per amor di polemica che intervengo sugli ultimi accadimenti che hanno riguardato la nostra città e la scelta che l’amministrazione Frontini ha messo in campo riguardo alla cultura e al turismo.

Ma, come già rilevato, ogni giorno stride con sempre maggiore evidenza la distanza tra la narrazione a cui la Sindaca affida il lavoro compiuto dalla sua giunta e la realtà con cui, quotidianamente, hanno a che fare i cittadini viterbesi.

Leggo, leggiamo, – afferma Luigi Maria Buzzi, Responsabile Circolo FDI Viterbo, – in un recente post sui social, che Viterbo è al centro delle attenzioni delle televisioni nazionali; di eventi di notevole portata; di un’effervescenza mai registrata prima: la strada tracciata è quella giusta e l’obiettivo di far crescere la visibilità della nostra città in ottica turistica raggiunto. Passano nemmeno 24 ore e l’assessore Franco annuncia che San Pellegrino in Fiore non si farà: per mancanza di fondi e di tempo.

Ora, a me e al gruppo di FDI in comune, a oltre otto mesi dall’insediamento, non risulta una sola iniziativa organizzata dall’assessorato al Turismo e al Marketing territoriale, mentre in questo stesso periodo diverse dichiarazioni dell’assessore hanno raggiunto gli onori delle cronache e non per il loro essere memorabili. Non sarebbe forse il caso, cara Sindaca, ricominciare dai fondamentali? Senza immaginare di strafare, proviamo a fare.

Ci faccia capire la sua strategia, ci dica davvero dove vuole andare a parare, consigli il silenzio ai suoi assessori e si metta a lavorare sui problemi della nostra città e sulle straordinarie opportunità che Viterbo merita di praticare.

FDI è al governo del paese, è al governo della Regione Lazio: vogliamo dare le risposte che il paese e il territorio chiedono da anni.

Con questo spirito, accetti, cara Sindaca, un suggerimento: convochi il Consiglio Comunale e ci dica qualcosa su questi temi che non siano gli spot a cui assistiamo ogni giorno. Convochi un tavolo con gli operatori del settore culturale, turistico e dell’accoglienza per coordinare i servizi da mettere a disposizione di chi arriva in città a visitarci e di chi in città vive e lavora: dai taxi (servizio del tutto assente per riportare dopocena i delegati FAI in albergo e costringere i ristoratori a sostituirsi ad essi) al calendario degli eventi passando per il decoro urbano. Noi siamo pronti, pur dall’opposizione, a fare la nostra parte”.