Buzzi (FdI): “Grazie alla magistratura e al procuratore nazionale antimafia Cafiero de Raho che lavorano per la nostra sicurezza”

Consiglio Comunale Viterbo

Ieri, in occasione del consiglio straordinario sulla situazione della criminalità organizzata nella città di Viterbo, ho voluto portare personalmente il mio saluto al procuratore nazionale antimafia Cafiero de Raho intervenuto in Aula.

“Ricordo come per molti di noi, a cominciare da Giorgia Meloni, – afferma Luigi Maria Buzzi, Capogruppo FdI Comune Viterbo, – il percorso di militanza politica all’interno della destra è cominciato con gli omicidi di Falcone e Borsellino e a seguito di una chiarissima scelta a favore della legalità, della sicurezza e della lotta ad ogni mafia….

Noi non siamo qui a processare nessuno. Non è il nostro compito.

Noi non siamo qui a trasformare in campo di battaglia politica quei valori che dovrebbero tenerci uniti al di là delle nostre legittime diverse visioni dei problemi della città e delle misure per risolverli.

Né possiamo pensare di mettere in discussione preventivamente ogni scelta perché potenzialmente esposta ad appetiti criminali. Non possiamo continuare a fare strame della civiltà giuridica che rappresenta una delle tradizioni più forti e solide del nostro paese.

Abbiamo conosciuto questo modo di fare al governo di molte grandi città. Città devastate dalla cultura del sospetto oltre che dalla incapacità amministrativa di una classe dirigente inadeguata…

Qui c’è fiducia nelle forze dell’ordine e nella magistratura.

Fiducia assoluta nelle capacità e nell’abnegazione di chi lavora ogni giorno per la nostra sicurezza e, più in generale, per il rispetto delle regole.

Noi però, è il nostro compito di amministratori, dobbiamo essere anche coraggiosi.

Coraggiosi nell’affermare la nostra idea di città. Di proporre soluzioni. Di scontrarci magari appassionatamente.

Ma senza mai perdere la fiducia reciproca e quella nelle istituzioni.

È da questa fiducia reciproca che discende la nostra capacità di dare risposte ai cittadini che hanno riposto nel voto che ci hanno concesso la speranza di vivere in una città vicina alle loro esigenze, ai loro bisogni e, perche no, anche ai loro desideri.”