Cambiamo Bomarzo Mugnano: “Il Comune è di tutti”

Bomarzo

“L’attuale regime di governo di Bomarzo ignora i principi fondamentali dei diritti dei cittadini, e non rispetta le regole della trasparenza”. Questa la denuncia di Cambiamo Bomarzo Mugnano che prosegue:
“I cittadini non sono coinvolti nella vita pubblica, le associazioni vengono discriminate, tra quelle amiche e quelle nemiche, non esiste una programmazione di sviluppo seria e concreta.
I nostri paesi limitrofi, ignorati fino a pochi anni fa per la loro povertà storica e territoriale, ci hanno superato in termini di sviluppo, decoro e democrazia.
A Bomarzo tutto tace: guai a chi parla.
Tace l’amministrazione comunale con la speranza di portare a termine i sui propositi distruttivi. Essa non fornisce alcuna indicazione alle richieste avanzate dai consiglieri di minoranza.
Fino ad oggi sono 8 le PEC inviate al Sindaco senza aver ricevuto NESSUN riscontro doveroso da parte dell’Amministrazione:

  • 22/07/2022 richiesta della copia allegato 3 per le proposte progettuali 500 Vicino Orsini – 01/08/2022 richiesta copia atti amministrativi relativi ai mutui passivi del Comune
  • 08/09/2022 osservazioni sul principio della Proprietà del terreno Campo Sportivo
  • 29/09/2022 osservazioni e dissenso sull’affidamento del servizio scuolabus
  • 04/10/2022 richiesta di annullamento determina tecnica per la concessione di impianti sportivi – 11/10/2022 richiesta di accesso agli atti per concessione impianti sportivi
  • 03/11/2022 richiesta informazioni sulle cave di estrazione nel Comune
  • 03/11/2022 richiesta di annullamento delibera di giunta per il taglio di Monte Casoli

  • Tacciono i cittadini a cui viene negato il diritto di vivere in un sistema democratico, sfiduciati da una politica oscurantista trentennale, che ha portato a superare 1 milione di euro di debiti dovuti a mutui accesi per opere perfettamente inutili: Ecoalbergo, Ostello Palazzo Orsini, Fontana del Porto Rio, campo da padel.
    Trenta anni di abbandono della Chiesa del Pozzarello ormai semidistrutta, di abbandono del territorio (fogne a cielo aperto), di mancanza di una visione di crescita, di portoni chiusi a palazzo Orsini, di amici e nemici degli amministratori”.