Chiovelli (ACAS) a D’Ubaldo: “Sant’Angelo è il Paese delle Fiabe”

Sant'Angelo paese delle Fiabe

Gianluca Chiovelli, Presidente dell’Associazione ACAS, Progetto “Sant’Angelo il Paese delle Fiabe”, in merito alle dichiarazioni di Carlo d’Ubaldo contenute nell’articolo Ma quale Paese delle favole. Sant’Angelo è un borgo abbandonato a se stesso precisa:

I murales e le installazioni non sono stati realizzati, come affermato, “grazie ai soldi di un progetto europeo. I murales e le installazioni di Sant’Angelo sono stati ideati e posti in essere innanzitutto grazie all’associazione ACAS che ha approntato i primi fondi; quindi grazie ai numerosi privati cittadini (di Viterbo e di tutta Italia: abitanti, turisti e visitatori) che hanno creduto nel progetto e offerto il loro aiuto disinteressato. Né l’Europa, né la Regione Lazio né tantomeno il Comune di Viterbo hanno mai contribuito a esso con un centesimo o in alcun modo. Ciò è avvenuto per nostra precisa scelta. L’associazione, infatti, ha ideato il progetto “Sant’Angelo il Paese delle Fiabe” per attirare l’attenzione mediatica e turistica, rigenerare l’economia e la socialità depresse e, perciò, richiamare le istituzioni tutte, in primis il Comune di Viterbo, a ottemperare ai loro doveri disattesi da molti decenni: pulizia, servizi, manutenzione delle strade e degli immobili pubblici, contrasto all’abusivismo. Il progetto mira essenzialmente alla riqualificazione dei luoghi in cui nasce; è nato per quello e quello persegue.

Sant’Angelo è “Il Paese delle Fiabe”, come lo conoscono universalmente, e non delle “favole” come D’Ubaldo si lascia scappare. Le “favole” le hanno sicuramente raccontate alcuni politici in questi anni. E le hanno raccontate, a quanto pare, dato che è così male informato, allo stesso D’Ubaldo. Le manchevolezze ch’egli cita nell’articolo sono ben precedenti al 2017, anno in cui s’iniziò il progetto; sono sistematiche, strutturali, incancrenite. Proprio perché esistevano da lungo tempo e andavano aggravandosi senza speranza e soluzione è nato il progetto dei murales, non il contrario;  citarle adesso è non solo offensivo verso coloro che si sono impegnati duramente per realizzarlo, ma costituisce un’analisi politica sorprendentemente grossolana. Un politico lucido, infatti, dovrebbe prima valutare il “miracolo” di decine di migliaia di turisti che affrontano un viaggio di centinaia di chilometri per arrivare in un punto della Tuscia che prima nemmeno era registrato nelle cartine; quindi ringraziare chi l’ha realizzato; poi accorgersi che tale “miracolo” sta generando un’economia locale che si regge da sola e che ha prodotto vitalità commerciale, posti di lavoro, dignità e riconoscibilità per il territorio e, non ultimo, un discreto volume di incassi (dapprima inesistente) a favore degli enti locali. Tutto questo grazie a un progetto green, a costo zero per i contribuenti viterbesi (leggi: non clientelare) e in grado, per sua virtù interna, proprio di allontanare il degrado (basti conteggiare le decine di immobili recuperati alla decenza). Dalla politica, e in principale modo da Carlo d’Ubaldo che dovrebbe essere sensibile, per sua formazione culturale, alle tematiche enunciate, ci si aspetta, quindi, il lato propositivo e ottimistico: in parole povere ci si aspetta ch’egli dica cosa vuole farsi di concreto a livello istituzionale per migliorare finalmente la situazione di chi vive a Sant’Angelo. Assecondare cioè con azioni precise il fenomeno “Paese delle Fiabe” e non deprimerlo con un pessimismo generico, sgangherato e largamente fondato sul sentito dire e sull’inesattezza.

Sono sempre a disposizione per illustrare i “veri” fini del progetto anche se in ogni parte d’Italia (e anche in Europa) l’hanno compreso benissimo. Solo qualcuno qui da noi fa orecchie da mercante, per approssimazione o malafede non saprei. Caso vuole che proprio ieri sera, mentre d’Ubaldo rilasciava quelle dichiarazioni, un videoclip girato a Sant’Angelo a favore dei bambini autistici è stato premiato in una cerimonia ufficiale tenuta a Cinecittà, nella sala Federico Fellini, davanti a numerosi protagonisti della scena cinematografica e musicale nazionale. Il videoclip sarà proiettato in tutta Italia e contribuirà a far conoscere la bellezza di Sant’Angelo, di Viterbo e della Tuscia. Uno dei tanti successi ottenuti. Grazie all’impegno di semplici cittadini. Senza far spendere un centesimo ai contribuenti. Rischiando il proprio contro tutto e tutti. D’Ubaldo comprende, ora, di cosa si sta parlando? La politica quindi valuti e aiuti, non giudichi su voci riferite a caso.