Claudio Durigon a Tuscania: “Dopo 10 anni di invasione Pd, centrodestra ora al Governo”

Claudio Durigon

Lavoro e sicurezza al centro del programma della Lega per il prossimo governo politico. A parlarne è lo stesso candidato al Senato per il collegio uninominale che abbraccia anche la provincia di Viterbo, Claudio Durigon, ospite del sindaco di Tuscania, Fabio Bartolacci, in una conviviale a cui hanno partecipato i vertici della Lega locale: il coordinatore provinciale, Andrea Micci, il vice, lo stesso Bartolacci, e l’altro candidato al plurinominale della Lega alla Camera dei deputati, Umberto Fusco.

Chiusa la parentesi Draghi, che ha visto la Lega dare il proprio contributo a un governo di emergenza, è finalmente arrivato il momento di guardare a un orizzonte di natura politica, lungo il quale impegnarsi per arrivare all’affermazione di un governo di centrodestra eletto finalmente dagli italiani.

“Ci attendono due appuntamenti fondamentali – ha rimarcato Claudio Durigon durante la cena a Tuscania – prima quello delle elezioni politiche del 25 settembre, per il quale dovremo impegnarci con tutte le nostre forze, perché il centrodestra ha la seria possibilità di andare al governo. Questa tornata elettorale sarà, inoltre, propedeutica alle elezioni regionali che ci saranno subito dopo. Lasciatemelo dire: di Zingaretti proprio non ne potevamo più. Finalmente se n’è andato, si è candidato in un collegio radical chic, dal quale speriamo di vederlo andare in Parlamento, in modo da poterci liberare dalla sua figura e da quelle dei suoi sacerdoti che hanno condannato il Lazio all’immobilismo. Dopo 10 anni di invasione del Partito Democratico possiamo avere ora la forza di attuare i nostri programmi. Non dobbiamo arretrare di un centimetro in questa campagna elettorale. Il Partito Democratico ha sempre fondato tutto sulla possibilità di un rimpasto elettorale, ma questa volta non ci sarà”.

Claudio Durigon, poi, fa una carrellata su quelli che saranno i cavalli di battaglia di questa campagna elettorale, che ruota intorno ai due fulcri: sicurezza e lavoro. “Stop legge Fornero – assicura -. Abbiamo già dato un ristoro con quota 100 che ha permesso di andare in pensione a 400 mila lavoratori. Il passaggio futuro sarebbe stato quota 41 che coinvolgerà circa 800 mila lavoratori. Questo nostro approccio al tema pensionistico darà, inoltre, supporto anche ai giovani”. Durigon avverte, poi, “avremo un autunno difficile, saranno necessarie decisioni che solo un governo politico, e non uno di emergenza, può adottare. Prima il Covid, poi la guerra, cose che nessuno si sarebbe aspettato accadessero, ma che sono avvenute e hanno rallentato l’economia italiana”.

Campagna elettorale che torna al grido di “stop sbarchi” , “che significa anche sicurezza”,  prosegue Durigon, che ricorda e rivendica il lavoro fatto su questo fronte dello stesso leader della Lega, Matteo Salvini: “Abbiamo avuto il miglior ministro degli Interni”, asserisce.  Sbarchi: un problema che ritorna, soprattutto, secondo la Lega, dopo l’era Lamorgese, e altri nuovi che si affacciano come le “baby gang”, verso le quali il partito di Salvini ha già individuato delle misure di contrasto precise.

Infine la “Pace fiscale” da sempre cara a un partito che ha ricevuto i natali dal cuore produttivo e forza motrice dell’Italia. “Ci sono 16 milioni di italiani che hanno delle cartelle esattoriali – dice Durigon –  Bisogna capire che è giunto il momento di dire basta, tirare una linea e ripartire per uscire da questa impasse. Lo possiamo fare solo con un governo politico. È il momento di far ripartire l’Italia”