Cotral, gli studenti sollecitano misure riguardo agli orari scaglionati

Cotral

«Siamo arrivati ai primi di dicembre, e sono proprio questi i giorni in cui il Prefetto dovrà comunicare la propria decisione riguardo agli orari scaglionati. Dall’ultimo incontro fatto con gli studenti in prefettura il 9 novembre, infatti, sono ormai passate le tre settimane in cui Cotral e Provveditorato avrebbero dovuto organizzare il cambio degli orari, e al termine delle quali il Prefetto avrebbe dovuto comunicare la sua decisione. Ci aspettiamo, dunque,- comunicano i rappresentanti di varie scuole della Provincia – che in questi giorni i discorsi e le posizioni prese durante gli incontri diventino fatti.

Tutti i componenti del tavolo si erano detti favorevoli alla proposta, e il Prefetto stesso ha affermato che, al termine delle tre settimane necessarie per l’organizzazione logistica avrebbe ufficializzato la decisione, salvo stravolgimenti della situazione pandemica. Stravolgimenti che non si sono verificati. Nonostante l’aumento dei contagi, infatti, il Lazio è ancora in zona bianca, e la capienza dei mezzi di trasporto è ancora all’80%, cosa che rende ancora perfettamente attuabile il piano proposto dalla Cotral. Piano che, ricordiamo, non porterebbe a un ulteriore aumento dei contagi, visto che comunque sui mezzi non si supererà la capienza dell’80%.

La valutazione del rischio di contagio sui mezzi deve tener conto anche del fatto che gli studenti sono tra le fasce di popolazione più vaccinate, e che dal 6 dicembre per salire a bordo sarà necessario avere il Green Pass, cosa che garantisce un rischio di diffusione del virus ancora minore sui mezzi e nelle fermate.

Temiamo però che queste motivazioni non bastino e che il Prefetto si rifiuti di prendere la decisione discussa nei tavoli.

Una decisione negativa in questo senso rappresenterebbe per gli studenti una grande delusione: la situazione non sta migliorando. I problemi di ordine psicologico, fisico e didattico che gli studenti vivono da quasi un anno persistono, e se ne aggiungono di nuovi. A causa degli scaglionamenti orari, ad esempio, in molte scuole gli sportelli di recupero delle materie, così come corsi o laboratori pomeridiani, non stanno partendo o stanno partendo in didattica a distanza a causa della difficoltà di trovare un orario accessibile a tutti gli studenti. In altre, invece, si stanno fissando le attività pomeridiane in orari in cui ancora alcuni studenti sono in classe, di fatto impedendo a molti ragazzi di partecipare alle attività proposte dalla scuola.

Ci auguriamo, in conclusione, che le settimane di protesta e contrattazione che gli studenti hanno portato avanti nell’ultimo periodo, e che hanno avuto risposte positive da tutti gli interlocutori, non vengano vanificate da un passo indietro del Prefetto, e che le necessità dei ragazzi non vengano ancora una volta ignorate».