Fai Cisl Viterbo: “Il sindacato deve esserci per contare e non permettere agli altri di scegliere per noi”

Sara De Luca, segretaria generale Fai Cisl di Viterbo

Sara De Luca eletta segretaria generale della Fai Cisl di Viterbo

“Persone, lavoro, ambiente, formazione, partecipazione e contrattazione. No al caporalato, sì alla dignità per tutti i lavoratori. Esserci per contare e per non permettere agli altri di scegliere per noi”. Sara De Luca è stata eletta segretaria generale della Fai Cisl di Viterbo dal VII congress territorial che si è svolto  nel corso della mattinata all’Hotel Villa Sofia del capoluogo della Tuscia.

Assieme a De Luca e ai delegate congressuali c’erano anche il segretario generale nazionale della Fai Cisl Onofrio Rota, il segretario generale della Fai Cisl Lazio Claudio Tomarelli e il segretario generale della Cisl Viterbo, Fortunato Mannino. Ad intervenire, tra gli altri, anche il sottosegretario all’agricoltura Francesco Battistoni, l’assessora alle politiche sociali del commune di Viterbo, Antonella Sberna, il direttore della Caritas Luca Zoncheddu, il president di Coldiretti Mauro Pacifici e diversi imprenditori e lavoratori agricoli del territorio.

“Siamo parti al cambiamento – ha detto De Luca nel corso del suo intervento -, largo alle giovani generazioni senza dimenticare le nostre radici, I principi dei nostril padre fondatori della Cisl sono ancora validi”. Al termine del congress la Fai ha poi regalato a tutti I partecipanti un piccolo cipresso da piantare in giardino, accompagnato da una citazione dello scrittore francese Victor Hugo: “Fate come gli alberi: cambiate le foglie, ma conservate le radici. Quindi, cambiate le vostre idee, ma conservate I vostri principi”.

“Abbiamo bisogno di una rigenerazione – ha detto Battistoni –, perché veniamo fuori da un periodo buio. Dobbiamo dare più attenzione al consumo e alla qualità dei prodotti. Attenzione anche a dove vogliamo investire, e il lavoro agricolo è una risorsa fondamentale per rimettere in moto il paese. E in tale direzione, il sindacato è fondamentale per programmare lo sviluppo e il futuro dell’Italia e dei suoi territory”.

“Questo non è il congresso del gruppo dirigente – ha poi sottolineato Rota -, ma dei lavoratori. Il progetto che i lavoratori consegnano al sindacato. Il momento più importante nella vita di un’organizzazione. E con il congress, prende avvio anche una nuova visione. La vision di una ripartenza equa, giusta e capace di rispondere ai bisogni di tutti i lavoratori

“In Cisl – ha proseguito Mannino – siamo prima amici e poi colleghi. Andiamo avanti con questo modo di fare. Ed è con questo modo di fare che stiamo salvaguardando il territorio, I suoi lavoratori e le eccellenze agricole che lo caratterizzano”. il territorio e valorizzare le nostre eccellenze agricole.

“I soldi del Pnrr vanno spesi assieme al sindacato – ha rilanciato Tomarelli -. Non possiamo fare da spettatori. I progetti devono essere concordati con chi rappresenta milioni di lavoratori. Coinvolgere i sindacati nelle fasi successive non va bene. E su questo dobbiamo dare una risposta forte. Vogliamo essere attori e non spettatori”.

“Il dialogo con I sindacati è costante – ha commentato Sberna – Grazie anche a un protocollo sottoscritto con il comune di Viterbo a partire dal quale l’assessorato alle politiche sociali ha attuato immediatamente concertando I piani di zona e molte delle azioni portate Avanti durante il lockdown. Questo dialogo ha permesso anche di migliorare i servizi migliorando le condizioni di lavoro. Il tutto con tariffe adeguate nel fornire i servizi pubblici”

Nell’anno della pandemia, l’agroalimentare è diventato la prima ricchezza del paese: 538 miliardi di fatturato, 3,6 milioni di occupati, quasi 740 mila imprese agricole e oltre il 20% del Pil d’Italia.

Per quanto riguarda la regione, la provincial di Viterbo è la terza nel Lazio per estensione e tradizione Agricola, la settima a livello nazionale. La Tuscia conta 13 mila imprese e circa 6 mila lavoratori agricoli.

“Questi numeri – ha detto De Luca – premiano il nostro territorio e dimostrano che il comparto agricolo nella Tuscia offer prodotti di qualità. Adesso dobbiamo gettare le basi di un future più sostenibile, più giusto, più equo, per le persone, per le famiglie. Ognuno di noi ha un ruolo importante ed è parte fondamentale di questo progetto di future. Un future dove vanno investiti i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), una ricetta per traghettare il paese fuori dalla crisi. Se investiti bene, questi fondi contribuiranno alla creazione di un’Italia più inclusive, un’Italia che si impegna a ridurre le disuguaglianze”.

“Dobbiamo insegnare ai lavoratori – ha evidenziato De Luca – il diritto di contare, il diritto di non essere un numero, il valore di essere una persona, il diritto di essere tutelati, accolti, ascoltati. Il diritto di far sentire la propria voce e di avere dei servizi. Esserci per contare, esserci per non permettere agli altri di scegliere per noi”.

I temi su cui si concentrarà l’azione della Fai Cisl Viterbo nei prossimi anni. “I giovani – ha detto De Luca -, il nostro future, la proiezione di noi nel tempo che verrà. Le donne, per cui serve una rete di servizi capace di conciliare lavoro e famiglia. La sicurezza sui posti di lavoro, con un’azione forte e un senso di responsabilità comune tra imprenditori, istituzioni e lavoratori. Lotta al caporalato. Abbiamo appreso con entusiasmo la riforma della Pac con il vincolo della condizionalità sociale, vincolando I finanziamenti alla tutela dei lavoratori e all’applicazione dei contratti. Un risultato raggiunto anche grazie al nostro sindacato europeo. Infine – conclude De Luca – formazione, partecipazione, contrattazione. Formazione, per affrontare le trasformazioni tecnologiche senza subirle. Partecipazione, perché l’inclusività è il valore che ci permetterà di avere un peso nelle scelte future. Contrattazione, per siglare nuovi diritti e tutele, con il ruolo fondamentale degli enti bilaterali”.