Foibe, celebrato oggi a Viterbo il Giorno del Ricordo

10 Febbraio Foibe

A quasi vent’anni dall’istituzione del Giorno del ricordo, che fu istituito dal Parlamento italiano con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 per ricordare “la tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”, in molte città d’Italia il 10 febbraio si svolgono commemorazioni e cerimonie, perchè “i morti non hanno colori politici”.
10 Febbraio Foibe
Rammentiamo ai nostri lettori che i massacri delle foibe, si riferiscono alle uccisioni di massa sia durante che dopo la seconda guerra mondiale, commesse principalmente dai partigiani comunisti jugoslavi contro la popolazione etnica italiana locale. Le ragioni della storia cercano oggi di prevalere e sopravvivere alle spinte ideologiche ma non alla verità. Anche Viterbo ha voluto ricordare la tragedia. 10 Febbraio FoibeLo hanno fatto gli alunni dell’Istituto Leonardo Da Vinci con alcuni rappresentanti del comitato 10 febbraio e della Guardia d’onore alle reali tombe al Pantheon deponendo un cuscino di fiori a Valle Faul dove si trova il monumento che ricorda i martiri delle foibe, sulla stele dedicata a Carlo Celestini, uno dei quindici viterbesi infoibati o morti di stenti nei campi di concentramento della ex Jugoslavia durante o subito dopo la Seconda Guerra Mondiale.

10 Febbraio FoibeEra l’ottobre del 1999, 23 anni fa, quando fu realizzato questo piccolo comprensorio, grazie anche al sindaco Gabbianelli, che ricorda le vittime. Presenti, fra gli altri Aldo Quadrani, Sebastiano Serafini, Maurizio Federici e Licia Fertz, di 92 anni. Licia Fertz, 92 anni, è una delle profughe istriane. Vive a Viterbo dal 1955, da quando si trasferì da Trieste con il marito Aldo.
10 Febbraio FoibePrima ancora viveva con la famiglia a Isola d’Istria. Anche lei, come tanti altri, tra la fine della seconda guerra mondiale e il secondo dopoguerra, venne cacciata con la sua famiglia dai territori della ex Jugoslavia dove vivevano da decenni.
10 Febbraio FoibeOgni anno l’anziana signora commemora sia il giorno della Memoria che quello del Ricordo, andando alle pietre d’inciampo poste a via della Verità 19, da dove alcuni ebrei viterbesi vennero deportati verso i campi di concentramento nazisti, e poi, il 10 febbraio, a Valle Faul.
10 Febbraio FoibeAl termine degli interventi, è stata letta la preghiera per i martiri delle Foibe, che dice, fra l’altro “Noi siamo venuti qui per innalzare le nostre povere preghiere e deporre i nostri fiori, ma anche per apprendere l’insegnamento che sale dal sacrificio di questi morti”. Le Foibe, come l’Olocausto, da non dimenticare per ripudiare l’intolleranza e le nuove discriminazioni.
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