Iniziative del Comune di Viterbo in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro

l'architetto Emanuele Aronne, assessore alla qualità degli spazi urbani; i consiglieri comunali Francesco Buzzi e Melania Perazzini; Francesco Agostini, segretario FILCA CISL Lazio Nord, e l'ospite Ilaria Visinoni, figlia di Flavio, una vittima bianca sul lavoro nella Tuscia.

Nella Sala consiliare di Palazzo dei Priori sono state illustrate le iniziative realizzate dal Comune di Viterbo in occasione della Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro.

Sono intervenuti: l’architetto Emanuele Aronne, assessore alla qualità degli spazi urbani; i consiglieri comunali Francesco Buzzi e Melania Perazzini; Francesco Agostini, segretario FILCA CISL Lazio Nord, e l’ospite Ilaria Visinoni, figlia di Flavio, una vittima bianca sul lavoro nella Tuscia.

Le Organizzazioni dei lavoratori, dei datori di lavoro, dei governi e di enti sindacali il 28 aprile celebrano la Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Quest’anno la giornata auspica il coinvolgimento di lavoratori, datori di lavoro, governi e di altri attori impegnati in tutte le fasi del processo decisionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro per cercare di ridurre gli incidenti dovuti alla mancata applicazione delle norme legate alla sicurezza sicurezza.

Questo è un dato di fatto che dimostra che la collaborazione tra datori di lavoro e lavoratori è il modo più efficace per conciliare i diversi interessi e attuare politiche che salvano la vita, per una cultura della sicurezza.

L’assessore Aronne, esperto di cantieristica edile, ha sottolineato che la giornata è un importante appuntamento di riflessione per i lavoratori, i datori di lavoro, di tecnici, delle organizzazioni datoriali e sindacali, governi ed Enti di tutto il mondo, finalizzata ad approfondire le varie problematiche legate all’importanza della prevenzione degli infortuni e delle malattie in ambito lavorativo.

“Ci sono degli eventi negativi a Viterbo – ha puntualizzato Aronne – che non danno la sensazione che la sicurezza ancora non sia al massimo dell’attenzione. Sicurezza non può essere un accumulo di norme spesso assurde. Tutto dovrebbe partire da un’educazione generale sulla materia, partendo anche dalle scuole per formare una coscienza sulla sicurezza. Nella Tuscia gli infortuni maggiori ancora si verificano nel settore edile e in quello agricolo, ma tutti devono focalizzare l’attenzione e non considerarli “costi della sicurezza”, ma piani per la sicurezza”.

Ha preso la parola il sindacalista Francesco Agostini che ha proposto un premio, al termine di ogni anno lavorativo, per chi non ha avuto infortuni sul lavoro, iniziativa che potrebbe essere un viatico per una maggiore attenzione.

Agostini ha sottolineato la presenza di Ilaria Visinoni, figlia di un lavoratore vittima per un incidente, caduto da un tetto di oltre dieci metri. “È il simbolo che ha spinto la CISLA a piantare nel Parco Robinson una albero di leccio, una pianta possente messa a dimora per rammentare a tutti che la sicurezza sul luogo di lavoro non è un optional ma una imprescindibile esigenza generale”.

Buzzi e la Perazzini dal canto loro hanno aggiunto che nei pressi del leccio verrà posizionata una panchina ed una targa il 26 aprile prossimo a perenne memoria della giornata della Sicurezza.