Lega, Ciocchetti: “Massimo impegno contro l’arrivo di scorie nucleari nella Tuscia”

Si  riapre la questione dei siti idonei ad ospitare i rifiuti nucleari, individuati, per gran parte, nel viterbese: il ministero chiede approfondimenti a Sogin sui criteri di esclusione adottati per stilare la Cnai (la carta nazionale per l’individuazione delle aree idonee per il deposito di scorie nucleari). Evidentemente, qualche dubbio c’è sulle zone indicate e su quelle escluse. È questo il momento di tornare a difendere la Tuscia con ancora più forza contro il rischio di diventare un deposito di rifiuti nucleari. La gran parte dei siti ritenuti idonee allo scopo, ben 22, sono stati individuati proprio nel viterbese. Oggi apprendiamo che anche secondo lo stesso governo qualcosa andrebbe chiarito. Non abbassiamo la guardia, dunque, da parte mia, come candidato a consigliere regionale della Lega, ci sarà il massimo impegno contro una scelta a mio avviso scellerata verso un territorio la cui economia è a vocazione prettamente agricola che annovera eccellenza eno-gastronomiche di caratura mondiale. Per non parlare dell’impatto che tale circostanza potrebbe provocare sull’altra voce vitale dell’economia locale: il turismo, alimentato dal  patrimonio storico culturale lasciato da etruschi e falisci. Sappiamo bene che le scorie andranno comunque stoccate in Italia, e non siamo contrari a questo, ma ci sono centinaia di  siti con ettari di terreni incolti o desertificati che, a mio avviso, potrebbero essere la scelta più opportuna