On. Pollastrelli: “Lo sport al centro della ripartenza del Paese. Per salvaguardare la sopravvivenza dello sport dilettantistico”

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«In questi anni, nel dibattito nazionale sullo sport dilettantistico e sulla riforma del terzo settore, ho avanzato diverse proposte emendative e mie considerazioni personali su parte dei decreti di riforma con l’obiettivo di dare voce alle piccole realtà sportive di quartiere e di oratorio, di frazioni e di piccoli Comuni dilettantistiche e di volontariato affiliate alle Federazioni Sportive Nazionali e agli Enti di Promozione Sportiva.

L’ho fatto – comunica l’On. Sergio Pollastrelli – grazie all’esperienza maturata sul campo con il Barco Murialdina, di cui oggi sono Presidente Onorario, alla attività parlamentare che mi ha visto impegnato sulle tematiche fiscali per lo sport prima come Vice Presidente della Commissione Finanze  e poi come Resp.le nella Direzione Naz.le PDS-PD sulle medesime tematiche  e, da ultimo, grazie alla attiva partecipazione via web al dibattito in seno al “Comitato Salviamo lo Sport Dilettantistico”.

Già in occasione del primo decreto Covid  19 a sostegno delle partite IVA proposi l’estensione del contributo a favore di tutti i collaboratori sportivi volontari veicolando tale proposta in Parlamento tramite l’On.le  Prestipino e l’on. Mazzoli, allora consulente del Ministro Boccia. Tale proposta fu poi approvata per i non titolari di pensione e di lavoro dipendente e ha dato enorme sollievo a tanti operatori volontari del settore e alle loro società sportive dilettantistiche di provenienza.

Ho continuato poi ad avanzare proposte per una rivoluzione culturale che restituisca centralità allo sport dilettantistico e al volontariato sportivo.

Con i miei interventi in seno al “Comitato Salviamo lo Sport Dilettantistico” credo di aver contribuito ad una riflessione  seria, attenta e scrupolosa da parte del Senato sul maxiemendamento presentato dal Governo che ha deciso lo spostamento in avanti della validità delle parti di entrata (Euro 50 milioni per il 2022 e altrettanti per il 2023) insufficienti a coprire i maggiori  costi gravanti sulle Asd ed Ssd di puro volontariato, che quindi vengono spostate al 31 dicembre 2023 insieme ad altri punti che lasciavano irrisolti molti dubbi interpretativi  soprattutto per il  “lavoro sportivo” per le piccole Asd e Ssd  sul territorio.

Il problema che ha minato la riforma è stata l’incertezza  sulle coperture  economiche che ha scatenato la ribellione delle F.S.N., delle E.P.S. e delle Asd e Ssd loro associate. Fra i primi a reagire il Presidente della UISP e l’ex commissario tecnico del volley maschile Mauro Berruto, oggi Responsabile Sport della Direzione PD sostenuta all’interno del Comitato “ Salviamo lo sport dilettantistico”dal sottoscritto insieme all’autorevole dott. Guido Martinelli.

Riformare si deve e si può mettendo da subito al lavoro il tavolo tecnico con tempi compatibili  con la sospensione della sua entrata in vigore e con il coinvolgimento delle A.S.I (Associazioni Sportive Sociali Italiane) e del suo presidente dott. Claudio Barbaro e del Dott. Gabriele Sepio (Giurista, esperto di economia, fisco e Terzo Settore).

Queste le proposte che ho sostenuto ed avanzato in seno al Comitato “ Salviamo lo sport dilettantistico” e che spero possano trovare accoglienza nella riforma, nel breve periodo:

  • – abbassare la soglia dei ricavi sia istituzionali (da associati  e famiglie) che commerciali (sponsorizzazioni) e  ridurre l’importo dei compensi per rimborsi spese e per premi esenti da IRPEF e da contribuzione previdenziale  da  Euro 10.000 a Euro 7.500 (come erano originariamente)  al fine di mettere un freno alle pratiche di elusione ed evasione fiscale che danneggia le società più piccole;
  • – rivedere la riduzione della platea dei potenziali lavoratori sportivi regolabili come tali e quella dei potenziali  collaboratori volontari amatoriali secondo i dati di “Sport e salute”;
  • – rivedere le norme sui lavoratori sportivi per trovare i fondi necessari ad evitare di gravare con nuovi contratti le piccole Asd e Ssd in questo momento così complicato per  il Covid 19.
  • – affrontare e risolvere il problema annoso della occupazione  dei giovani Laureati ISEF da assumere nelle scuole private e pubbliche sin dall’inizio del prossimo anno scolastico.
  • – normare per legge l’annoso conflitto di interesse  tra la multinazionale  “Virgin” ed i suoi lavoratori Laureati ISEF, attualmente considerati amatoriali e o collaboratori volontari ma spesso, di fatto, dipendenti a tutti gli effetti privi di tutela in merito a copertura previdenziale , ferie, diritti di non interruzione del contratto in caso di maternità.

Nel breve periodo si possono realizzare importanti misure a sostegno dell’attività sportiva di base come:

  • –  consolidare e incentivare i Voucher per i frequentatori degli impianti e per il ritorno delle famiglie;
  •  – rinnovare i Bonus “collaborati sportivi volontari” completando il pagamento delle indennità da Gennaio a Maggio 2021;
  • – favorire la valorizzazione dell’efficientamento energetico delle strutture sportive con un finanziamento agevolato per investimenti con il bonus 110%;
  • – incentivare il partenariato pubblico-privato; individuare i correttivi per consentire a ASD e Ssd di assorbire i maggiori costi legati alla stabilizzazione degli operatori sportivi;
  • – rifinanziare il fondo “Sport e Periferie” oltre quanto già inserito nel piano di ripresa e resilienza.

Lo stesso Ex ministro dello Sport Spadafora ha recentemente dichiarato, seppure con rammarico , di dover rivedere parte delle normative del “Codice del Terzo Settore e di riforma dello sport”, segno che la materia, recentemente normata, necessita di ulteriori importanti modifiche.

Nel nostro territorio la stragrande maggioranza delle realtà sportive dilettantistiche di ogni sport e disciplina è rappresentata da piccole società sportive dilettantistiche e da oratori e/o organizzazioni affiliate a Federazioni Nazionali Sportive e Enti di Promozione Sportiva. I provvedimenti in discussione sono determinanti per la loro sopravvivenza».