Più fondi ai comuni che ospitano basi militari: approvata all’unanimità in Commissione Difesa la risoluzione di Fratelli d’Italia

Mauro Rotelli
Mauro Rotelli

La Commissione Difesa alla Camera ha approvato,  all’unanimità,  la risoluzione promossa da me e dai deputati Fdi Deidda, Prisco, Rotelli, Luca De Carlo, Galantino, Ferro e Caretta, con la quale il Governo si impegna a prevedere più fondi, e a cadenza annuale,  per i comuni che ospitano basi e poligoni delle Forze Armate oppure attività delle Forze Armate.

Gli stanziamenti, previsti nel «Codice dell’ordinamento militare», vanno a compensare questi particolari tipi di insediamento che incidono maggiormente sull’uso del territorio e gli enti locali devono obbligatoriamente destinare tali risorse alla realizzazione di opere pubbliche e servizi sociali.

La risoluzione approvata stabilisce che:

“…gli stanziamenti in questione appaiono esigui e non aggiornati, oltre che spesso corrisposti con notevole ritardo, nonostante la particolare incidenza dei vincoli esistenti nei territori interessati, e potrebbero essere individuate, in accordo con tutti i soggetti istituzionali interessati, ulteriori, differenti e aggiuntive forme di indennizzo, anche di carattere non economico, tali da garantire alle stesse amministrazioni locali utili forme di collaborazione con le istituzioni militari presenti.

 

Appare pertanto indispensabile prevedere:

  1. a) sia un significativo aumento degli stanziamenti in questione, anche al fine di consentire ai comuni interessati, di sopperire, almeno in parte, al drastico calo dell’indotto, conseguente ai ripetuti ridimensionamenti del personale assegnato alle singole caserme e/o esercitazioni;
  2. b) sia un più efficace e tempestivo sistema di corresponsione delle indennità, con cadenza annuale, consentendo l’immediata utilizzazione delle risorse in questione da parte delle amministrazioni assegnatarie;
  3. c) sia, ulteriori, differenti e aggiuntive misure, anche di carattere non economico, ma nel segno della proficua collaborazione tra le istituzioni militari e quelle civili, già ampiamente attestata anche nel recentissimo passato, se del caso, con la previsione di specifiche attività di supporto alle amministrazioni interessate nella realizzazione di opere pubbliche e/o altri interventi, pure connessi all’utilizzo dei medesimi fondi, nell’interesse esclusivo della popolazione residente,