Rete degli Studenti Medi Viterbo: Basta discutere sulla pelle degli studenti, vogliamo la scuola sicura!

Paolo Savi Viterbo

Nell’ultima settimana le istituzioni e l’opinione pubblica si stanno esprimendo sul tema delicato del rientro scolastico. Dopo averlo annunciato nello scorso mese e a tre giorni dalla data prevista per il parziale ritorno in presenza, è in corso un acceso dibattito sul rimandare o meno.

A settembre studenti e studentesse sono rientrati nelle loro scuole, senza che ci fosse stato un reale impegno, dopo mesi di assenza dalle aule. L’inefficienza gestionale delle istituzioni e la continua delegazione delle proprie responsabilità hanno portato alla repentina chiusura degli istituti e un ritorno alla DaD nel mese di Novembre.

Durante questi mesi di lezioni a distanza, il compito del Ministero era quello di concentrarsi nel garantire, questa volta veramente, una riapertura in sicurezza. La DaD, in un Paese tra l’altro tra i meno digitalizzati d’Europa, sarebbe dovuta rimanere uno strumento emergenziale. Il lavoro delle Prefetture e dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, però, non è stato da solo sufficiente. Tutto ciò resta un chiaro segnale di come il diritto allo studio degli studenti e delle studentesse non venga rispettato.

“Vorremmo che il dibattito fosse incentrato su come rendere la scuola sicura” dicono i rappresentanti della Rete degli Studenti Medi di Viterbo – “anziché concentrarsi esclusivamente sul riaprire o meno. Come studenti e studentesse abbiamo il diritto di tornare nelle nostre classi in sicurezza. E’ arrivato il momento di prendersi le proprie responsabilità e dare risposte chiare e tempestive; siamo stanchi di restare nell’incertezza e di non essere considerati come una priorità. Non solo siamo coloro che rappresentano davvero la scuola, ma siamo il vostro futuro. Continuare a lanciare slogan invece di occuparsi concretamente del rientro è da irresponsabili. Vogliamo impegno politico, vogliamo rientrare in sicurezza.”