Rifiuti radioattivi a Corchiano, possibilità nefasta per la comunità e per il suo sviluppo economico e sociale

Deposito rifiuti radioattivi
«Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi – La Sogin, la società di stato incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari, ha pubblicato l’elenco delle zone italiane dove saranno potenzialmente ospitate le scorie radioattive. Tra le 67 aree che potranno ospitare il Deposito nazionale figura anche Corchiano. In particolare, la nostra comunità fa parte delle 24 zone individuate tra le province di Siena, Grosseto e Viterbo.

Il deposito nazionale dovrà contenere inizialmente 78 mila metri cubi di rifiuti a bassa e media intensità. Successivamente, altri 17 mila metri cubi di scorie ad alta attività. Per una durata di 50 anni.

Oggi veniamo a sapere di questa possibilità, che sarebbe nefasta per la comunità e per il suo sviluppo economico e sociale. Una comunità che negli anni ha fatto della tutela dell’ambiente e dei beni comuni, dell’agricoltura consapevole e di qualità, di un modello di sviluppo territoriale sostenibile la sua bandiera non può tacere.

Per questo, come gruppo consiliare, abbiamo scritto al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e al Presidente della Regione Lazio. E abbiamo chiesto la convocazione di un consiglio comunale straordinario aperto per affrontare la questione, assumere decisioni e adottare provvedimenti finalizzati a contrastare questa eventualità, che per una comunità come quella di Corchiano e per il territorio circostante, che è, ricordiamolo, quello del Comprensorio regionale della Via Amerina e delle Forre, e del Biodistretto, sarebbe un colpo mortale».

Così i consiglieri comunali di Corchiano Bengasi Battisti, Livio Martini, Paolo Nardi e Paola Troncarelli.