Ubertini: “Il turismo non potrà essere un fattore esclusivo, l’amministrazione comunale dovrà puntare sui privati”

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“I viterbesi hanno un gioiello inestimabile in tasca, che non mostrano a nessuno. Qui mancano strutture ricettive di alto livello. Non bastano campeggi, villaggi turistici o strutture simili, bisogna ambire a qualcosa di più. Dobbiamo investire maggiormente sui ricchi, poiché sono loro che portano più investimenti e lavoro sul territorio”. Così il senatore Massimo Mallegni, responsabile nazionale del Turismo per Forza Italia, che stamattina è stato ospite di un incontro organizzato dalla lista FI-Fondazione-UDC. Accanto a lui, il commissario provinciale Andrea Di Sorte e il candidato sindaco Claudio Ubertini.

“Dobbiamo superare la follia messa in atto del Partito Democratico, che pretende di governare su ogni cosa, ma non riesce a farlo – ha proseguito Mallegni –. Uno dei primi errori fu commesso nel 2001, quando la sinistra delegò alle Regioni la gestione del turismo, annullando la territorialità della promozione. I territori, come le Province e i Comuni, devono tornare, invece, a essere gli attori principali di questo settore, poiché sono coloro che conosco più di tutti le proprie potenzialità e la forza dell’Italia sta proprio in questa grande diversità turistica che possediamo”. Concorde con le sue parole, il commissario Di Sorte, che ha aggiunto: “Bisogna sostenere l’imprenditoria viterbese, agevolandola nelle procedure burocratiche. Se per la realizzazione di una struttura a destinazione turistica i tempi sono sopra dieci anni, è chiaro che nessuno investirà un centesimo nella ricettività, e senza ricettività non c’è turismo”.

In città, tuttavia, “mancano ancora i servizi basilari, come ad esempio quelli igienici, fondamentali per un centro storico così esteso”, e c’è una “carenza dell’ufficio turistico, attualmente fermo a una sola sede”, come sottolineato dalla candidata Alessia Mancini, che ha ricordato i risultati raggiunti nel suo breve operato da assessore al centro storico come il Piano di rigenerazione urbana. “In questi ultimi 9 anni si è sfaldato tutto, e la Regione Lazio è la principale accusata. Si è persa la promozione del territorio e, a poco a poco, siamo stati fagocitati da Roma – ha dichiarato poi il capolista Giulio Marini -. Il silenzio di questi anni è il risultato finale della distruzione del turismo viterbese; il prossimo sindaco dovrà essere pragmatico e comprendere che l’attaccamento alla città deve essere maggiore di tutta la pubblicità politica che molti stanno facendo”.  Intervenuto anche il candidato Consigliere Luca Talucci, presidente del SILB: “Sogniamo una Viterbo dalle piazze piene grazie alle iniziative culturali e ludiche. Dobbiamo offrire anche ai cittadini viterbesi un intrattenimento adeguato, senza costringerli ad andare fuori. Questa sarà una priorità per la nostra amministrazione”. Sull’argomento, anche l’intervento di Mauro Proietti, Responsabile provinciale della Cultura per FI: “Viterbo ha bisogno di un’amministrazione seria che capisca l’importanza del turismo, e non che lo utilizzi come uno specchio per le allodole”.

A conclusione dell’evento, anche le dichiarazioni del candidato primo cittadino Claudio Ubertini. “Il turismo non potrà essere un fattore esclusivo dell’amministrazione comunale. Se si vorrà portare avanti la città di Viterbo bisognerà puntare sui privati. Il turismo deve essere il primo punto della prossima amministrazione comunale”.