Vasanello tra i venticinque comuni in Italia ad ottenere oltre 850000 euro di finanziamento per la cooperazione internazionale

Vasanello Provincia

852000 euro per la cooperazione internazionale. A tanto ammonta il finanziamento presentato sabato scorso, a Palazzo Gentili, dal sindaco Antonio Porri e dai vari partner intervenuti alla conferenza ufficiale: il presidente della Provincia Pietro Nocchi, la vice ambasciatrice del Camerun presso il Quirinale, Margaret Ayike, il rappresentante per la cooperazione presso il Ministero, Filippo Scammacca Del Murgo, Giulia Cappelli, del Consiglio Nazionale di Ricerca, Vittorio Colizzi, dell’ Eurobiopark-Tor Vergata e Pierre Sonna, responsabile Ong Pipad.

Il progetto, denominato “Partenariati comunali per l’emergenza epidemiologica COVID-19” è uno dei venticinque, a livello nazionale, di cui solo due nel Lazio, finanziati con il contributo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS).

Si tratta dell’ultimo atto di un’intensa attività di scambio e collaborazione, che, come ha spiegato il sindaco Porri, ha avuto inizio oltre venti anni fa, riuscendo ad ottenere molti risultati importanti:

la realizzazione di 13 pozzi d’acqua, l’invio di libri in uso all’Università per stranieri di Perugia, un container con computer, un’ambulanza e diversi aiuti umanitari.

Nel 2015, inoltre, anche numerose attrezzature sanitarie donate dalla Asl di Viterbo e  destinate alla città di Dschang”.

Il progetto, dedicato alla memoria di due grandi artefici della collaborazione con l’Africa, il dott. Martin e il dipendente comunale Mauro Manassei, entrambi scomparsi recentemente, si concretizzerà in tre filoni, come ha illustrato Elisa Fochetti, architetto e dipendente comunale, tutti legati da un aspetto comune: la gestione dell’emergenza.

Il primo, una sorta di trasposizione della Protezione Civile in Italia, punterà alla realizzazione di  un centro per l’emergenza e la sicurezza nella vita quotidiana con una base operativa per coordinare le attività emergenziali.

Il secondo, incentrato sulla formazione e comunicazione, si tradurrà in un sistema di allerta telefonica e sulla sensibilizzazione della popolazione alle emergenze.

Il terzo si attuerà con la predisposizione di un’anagrafica sanitaria comunale, legata anche agli effetti del Covid 19, attraverso la quale raccogliere informazioni sanitarie e anagrafiche, mettendo in piedi un sistema di riferimento nella gestione emergenziale che sarà affiancato ad un programma di monitoraggio dell’epidemia finalizzato all’identificazione di positivi e al tracciamento del virus.

Prevista, infine, una startup nei processi d’innovazione e trasformazione tecnologica sempre in ambito sanitario.

Il finanziamento, concesso dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, permetterà uno sviluppo importante del Camerun e della sua popolazione, “un’eredità importante che arriva al termine del mio secondo mandato e che rappresenta il coronamento di un lungo percorso di solidarietà e collaborazione” ha concluso il sindaco Porri.