Vetralla Futura: “Aree per il fotovoltaico, delibera superficiale e che non tutela i principi costituzionali del paesaggio, dell’ambiente e del territorio”

Comune Vetralla

«In merito alla recente delibera di consiglio comunale con cui questa amministrazione ha individuato le aree idonee alla localizzazione di nuovi impianti fotovoltaici, – comunica la Lista Civica Vetralla Futura, Minoranza Consiliare Comune di Vetralla, – riteniamo inopportuna la scelta di una striscia di terreno di circa 300 metri situata lungo la superstrada SS 675, nel tratto che attraversa il territorio di Vetralla, a destra e a sinistra del tracciato stradale.

Questa soluzione innanzitutto va contro le norme del Codice della strada, il quale prescrive per strade di questo tipo il mantenimento di un’area di rispetto, non edificata né trasformata, di almeno 50 metri su entrambi i lati del tracciato. Quindi, l’area designata crea rischi per la sicurezza, dal momento che i riflessi di sole e luci sui pannelli possono causare fastidio a chi guida, con tutte le conseguenze facilmente prevedibili. Infine, lo spirito che regola la localizzazione degli impianti fotovoltaici è quello di porli lontano dalla visuale stradale, laddove risultino meno visibili. Si immagini allora l’impatto sulle visuali di una striscia che corre per 300 metri lungo la superstrada a destra e a sinistra.

Ci sembra chiaro, invece, che agendo in questo modo l’attuale amministrazione comunale intenda ostacolare l’installazione del fotovoltaico in terreni agricoli. Infatti, l’area indicata come idonea è complessa, attraversata da fossati e con la presenza di ostacoli che impedirebbero la realizzazione delle suddette strutture. Fermo restando che si possa condividere una posizione di contrarietà riguardo alla presenza di impianti fotovoltaici in terreni agricoli, non ci sembra corretto rendere di fatto impossibili tali attività, anche perché così facendo si va contro l’obiettivo del 50% di energia rinnovabile da raggiungere entro il 2030. Se da un lato è assolutamente valido il principio della tutela ambientale intesa come preservazione del paesaggio agricolo e della destinazione agricola, altrettanto lo è la tutela ambientale sotto forma di sostenibilità energetica. Senza dimenticare il costo in bolletta che, senza fonti alternative italiane, saremmo tutti costretti a sopportare, e che le attività produttive che utilizzano energia elettrica sono pressoché divenute insostenibili e non competitive sul mercato.

Crediamo che sarebbe stato più utile e costruttivo individuare le aree non idonee alla localizzazione di nuovi impianti fotovoltaici, come del resto stabilisce la legge regionale dell’agosto 2021 in ottemperanza della quale la delibera è stata approvata, e al contempo incentivare pratiche come l’agrovoltaico, grazie a cui sono le singole realtà imprenditoriali a produrre energia pulita per la propria autosufficienza.

Questa delibera sarebbe stata l’occasione di discutere di temi importanti come energia e territorio, mentre la maggioranza ha voluto in fretta e furia approvare un atto privo di ogni valutazione paesaggistica, ambientale e anche agricola non valutando le aree non idonee. Un atto che andava compiuto dopo le disposizioni normative dello scorso agosto, ma la moratoria regionale permetteva di emetterlo entro aprile 2022, quindi non averlo condiviso e valutato ma averlo imposto e approvato in soli 4 giorni dimostra la superficialità e la poca condivisione di questa amministrazione. Era necessario fare molto di più, per questo Tosini e Postiglioni hanno votato contro questa delibera, non perché non vogliono difendere il territorio, ma perchè farlo in questo modo non tutela nessuno, espone a ricorsi e manca di una valutazione complessiva di tutti i valori».