Viterbo, inaugurazione della mostra “Sulle tracce di santa Rosa” (FOTO)

Il sindaco di Viterbo Giovanni Arena con suor Francesca Piazzaia e il presidente del sodalizio dei Facchini di Santa Rosa hanno inaugurato al Monastero la mostra “Sulle tracce di santa Rosa”, una incredibile occasione per guardare da vicino reliquie e documenti custoditi gelosamente nel monastero e messi in mostra per tutti da domenica dalle 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 18.30.

Il 2021 è il secondo anno di seguito che la la macchina di S. Rosa non passerà per le strade di Viterbo (sarà visibile in piazza del Comune in modo statico). Proprio in virtù di ciò, nei locali attigui alla chiesa e che corrono lungo due lati del chiostro anche il Centro Studi Santa Rosa da Viterbo onlus in collaborazione con il Monastero di Santa Rosa, l’Università della Tuscia, l’University of St. Andrews (Scozia), la Diocesi di Viterbo e la Federazione della Clarisse Urbaniste d’Italia ha organizzato una stupenda esposizione per valorizzare il materiale artistico, archivistico e librario conservato presso il Monastero di S. Rosa di Viterbo.

Con la mostra di un alto livello culturale “Sulle tracce di santa Rosa” gli organizzatori a cui và il plauso dell’iniziativa hanno pensato di offrire ai visitatori un percorso che cerchi di ripercorrere le orme lasciate dalla fanciulla viterbese spesso nascoste tra le pieghe del tempo. La mostra è infatti distribuita in quattro sezioni. La prima sezione si apre nella sala del Capitolo dove verrà esposta per la venerazione l’urna con il corpo incorrotto di santa Rosa: la Reliquia per eccellenza. In questa prima sala a cura di Eleonora Rava e Anna Proietti e Daniela Zena si è ricostruita con materiale documentario e fotografico d’archivio la ricognizione del Corpo Santo avvenuta il 3 aprile 1921 e il suo restauro nell’agosto del 1921 (esattamente un secolo fa). In quell’occasione fu espiantato il cuore e posizionato in un reliquiario donato dal pontefice per la sua conservazione e venerazione.

Il 13 novembre 1921, come annunciato dal Vescovo, dopo gli interventi di conservazione e prima della chiusura definitiva dell’urna, ebbe luogo la prima processione del Cuore insieme a quella del Corpo della Santa. Nella sala del refettorio è disposta la seconda sezione a cura di Chiara Sassi, dove si espongono 15 lastre di rame della seconda metà del secolo XVIII rappresentanti alcune scene della vita di santa Rosa. Oltre alla descrizione dei rami si illustra nei pannelli esplicativi la tecnica dell’incisione calcografica.Nella terza sezione a cura di Paola Pogliani si espongono esempi delle attività monastiche praticate dalle suore dal XVIII fino al XX secolo, ossia decorazioni con la tecnica dei papiers roulés e con fiori di stoffa.

La quarta sezione offre uno scorcio verso il museo della quotidianità che verrà allestito nelle cucine cinquecentesche del monastero di Santa Rosa. Lo studio dei documenti d’archivio insieme alle ricerche condotte sulle testimonianze materiali – utensili da cucina e strumenti di lavoro – offrono uno sguardo nuovo sulla scansione del tempo nella clausura, consentendo di sviluppare un racconto sfaccettato della vita monacale che si intende presentare in questo originale museo.

Il percorso potrà proseguire nel salone del Quattrocento, dove verranno esposti alcuni costumi del tradizionale corteo storico che accompagna l’annuale processione del cuore di santa Rosa e si potrà ammirare la cappella delle reliquie.Un appuntamento da non perdere.