Ronciglione, il silenzio assordante dell’amministrazione Mengoni sulla problematica del Servizio Idrico

Comune Ronciglione

La mancanza di informazioni e aggiornamenti alla cittadinanza da parte dell’Amministrazione circa le problematiche del Servizio Idrico nel Comune di Ronciglione è imbarazzante e inaccettabile. Dopo l’entrata in vigore, il 21 marzo 2023 del D.L.vo n. 18 del 23/2/2023 che ha come titolo “Attuazione della direttiva (UE) 2020/2184 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 16 dicembre 2020, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano” ci saremmo aspettati da parte dell’Amministrazione Comunale un comportamento in linea con una trasparenza sempre dichiarata ma, ahinoi, non sempre praticata.

Infatti – prosegue la Consigliera Rita Bonanni – proprio in questo municipio le analisi effettuate dalla ASL di Viterbo sul campione di acqua prelevato dall’acquedotto cittadino (rete idrica Chianello) hanno fatto emergere valori fuori parametro per un nuovo elemento chimico inserito nel citato Decreto, ovvero l’Uranio, il cui valore è risultato pari a mcg/l 54 (valore del parametro ai sensi del D.L.vo 18/2023 mcg/l 30) con conseguente emissione di un’ordinanza di non potabilità, la n. 42 del 31/03/2023, emessa dal sindaco Mengoni e tuttora in vigore.

Ancora una volta, per ciò che si vede, il Comune di Ronciglione svolge il ruolo di apripista, cosa questa che ci induce a porci alcune domande, pur non essendo questa la sede appropriata per ipotizzare una risposta. Il problema è, però, che ad oggi la cittadinanza sta ancora aspettando gli aggiornamenti annunciati in un video datato 7 aprile 2023 dal sindaco stesso sulla risoluzione del problema o quantomeno sulle azioni intraprese a difesa dei diritti dei cittadini. Cioè cosa si sta facendo e, se possibile, come. Oltre alla non potabilità dell’acqua vi è infatti una assoluta mancanza di comunicazione sia sui tempi di trasferimento della gestione del servizio idrico integrato al gestore unico Talete Spa in seguito al “Commissariamento idrico” da parte della regione Lazio, sia sulle immediate conseguenze che ne deriveranno per i cittadini/utenti, in particolare sull’adeguamento tariffario.

Ora il Sindaco – prosegue la Consigliera Rita Bonanni – è per legge la massima Autorità sanitaria locale, chiamato a tutelare i propri cittadini sotto il profilo del diritto fondamentale e costituzionale alla salute, non solo attraverso l’emanazione di ordinanze contingibili e urgenti ma anche attivandosi con una comunicazione tempestiva e capace di raggiungere tutti i cittadini attraverso l’utilizzo degli strumenti e canali social a disposizione (es. Albo Pretorio, sito internet istituzionale, Chat WhatsApp, Facebook, Affissioni per le strade cittadine). Dal momento che stiamo parlando della non potabilità dell’acqua erogata dalle 3 reti idriche comunali (Chianello, Fogliano e Lago di Vico) tutte colpite da “ordinanze di non potabilità” ad eccezione di quella erogata dalla casetta in piazza Mancini, è evidente che stiamo parlando di una vera e propria emergenza idrica/sanitaria. Inoltre non è di poco conto, visto i tempi che stiamo vivendo la stangata derivante “dall’adeguamento tariffario”che inesorabilmente impatterà in modo molto pesante sull’economia dei bilanci familiari, soprattutto delle famiglie monoreddito e meno abbienti. Attualmente, a titolo di esempio, per gli utenti Talete la “tariffa agevolata” è pari a € 1,209960 per 1 mc di acqua consumata, mentre per gli utenti del comune di Ronciglione è di € 0,40 per 1 mc.,stiamo parlando di un aumento del 300%.

Vista la gravità e le criticità fin qui esposte in qualità di consigliera comunale di minoranza (in quota M5S) eletta nella lista civica “Battiti per Ronciglione”, ho presentato una richiesta di accesso agli atti in merito alla corrispondenza intercorsa nell’anno trascorso e fino ad oggi, tra il comune di Ronciglione e la ASL VT, la TALETE SPA e l’EGATO di VITERBO.

Dalla lettura della copiosa documentazione acquisita risulta interessante evidenziare che dal 31/03/2023 sono state effettuate altre analisi dalla ASL VT per monitorare il valore dell’Uranio. La più recente, acquisita agli atti, è dell’8 maggio 2023 comunicata al comune di Ronciglione il 16 maggio 2023 dove purtroppo i valori continuano ad essere fuori norma 55 mcg/l presso l’impianto di Chianello, dove è installato il dearsenificatore e dove attualmente sono presenti trattamenti per la potabilizzazione solo per l’arsenico e floruri.

Mentre d’altro canto la Asl VT invita il gestore a voler adottare i correttivi necessari per riportare il parametro Uranio nei limiti di legge. Ed allo stesso tempo si viene a conoscenza dalla Talete che presso gli impianti idrici comunali (Abboccatore e Chianello) non è presente nessun trattamento di potabilizzazione per l’Uranio.

In merito alla risoluzione del problema sempre la Talete riferisce che sta valutando una soluzione progettuale per un impianto di potabilizzazione ad “osmosi inversa”, per il quale dovrà essere reperita la copertura economica. Di quanti soldi stiamo parlando e soprattutto quanto tempo ci vorrà per l’istallazione dell’impianto? I cittadini Ronciglionesi per quanto tempo dovranno ancora subire un tale disservizio nell’erogazione di acqua NON POTABILE pagando bollette come se lo fosse?

Ma non c’è da preoccuparsi – prosegue la Consigliera Rita Bonanni – troppo già che sembra che per quanto riguarda il trasferimento della gestione del servizio idrico integrato alla Talete, tra la documentazione acquisita vi è l’aggiornamento del Piano d’Ambito e delle operazioni ricognitive per ogni comune. E il conseguente calendario da cui risulta che un primo confronto operativo presso la sede della Talete Spa con il comune di Ronciglione era previsto per il 06/07/2022, in ragione dell’”Atto di Orientamento/indirizzo n. 121 di presa in carico delle gestioni del servizio idrico integrato dei comuni. Criteri e precisazioni attuativi”.

Adesso il trasferimento della gestione del servizio idrico del comune di Ronciglione è previsto entro il 30/12/2023.

Questa presa in carico, che per lo meno metterà fine ad una realtà gestionale confusa fino all’inverosimile, significherà che i cittadini di Ronciglione pagheranno tre volte di più il metro cubo di acqua per il fatto di essere l’acqua stessa arricchita dall’Uranio?