Si è chiuso il sipario de “I viaggi dell’arte dell’estate ronciglionese”

Da Corrado Tedeschi a Cyrano de Bergerac, passando per Dante Alighieri, i misteri, i “terroni”, Gaia de Laurentiis e chi più ne ha… ne metta. Si chiude il sipario su “I viaggi dell’arte dell’estate ronciglionese”, che ha fatto alternare artisti e compagnie teatrali sui palchi del parco “Don Pacifico Chiricozzi” e quello del teatro “Ettore Petrolini”. Obiettivo principale quello di avvicinare la gente alla cultura, con bersaglio centrato da parte degli ideatori dell’iniziativa.

«Siamo arrivati alla conclusione di questo “viaggio”…- spiega Manuela Giorgetti, assessore alla cultura del Comune di Ronciglione – siamo partiti con l’associazione Artenova, l’istituzione Progetto Teatro “Ettore Petrolini” e il Comune con l’entusiasmo che si prova proprio prima di un lungo percorso.  In questi due mesi, grazie alla varietà degli spettacoli, ci siamo emozionati con sentimenti diversi: il meraviglioso rapporto conflittuale tra genitori e figli, il ricordo di personaggi che hanno dato tutto al teatro italiano, il rapporto di coppia, le canzoni romane e napoletane che fanno parte della nostra vita, i personaggi storici e i classici della letteratura che abbiamo studiato a scuola… e i colori. Abbiamo affrontato tanti problemi e altrettanti ostacoli, ma li abbiamo superati grazie alla voglia di donare e di tornare a respirare il teatro». Poi ha aggiunto: «Il nostro impegno è stato ripagato dall’entusiasmo che abbiamo percepito negli occhi, nei commenti degli spettatori e dal riconoscimento del Ministero, che ci ha riempito di orgoglio e soddisfazione.  E ringrazio i miei compagni di viaggio, senza i quali non saremmo neanche partiti: il presidente dell’istituzione Progetto Teatro Renzo Carosi, la direttrice amministrativa Simonetta Corsi, che ha curato anche il piano sicurezza, i consiglieri Valentina Vinci, Andrea Oriolesi e Tullio Morganti che, vorrei ricordare, lavorano gratuitamente; e ancora il direttore artistico Gino Auriuso, Francesca Serpe, il Sindaco Mario Mengoni e Massimiliano Morelli che, con la sua professionalità, ha curato i rapporti con la stampa».

In sintonia con le dichiarazioni dell’assessore Giorgetti, quelle del direttore artistico Gino Auriuso: «Siamo arrivati alla fine ed è stato un bell’impegno, un festival che è durato due mesi (2 luglio-28 agosto, nda), e nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia è stata un’avventura ricca di grandi soddisfazioni: siamo riusciti a essere riconosciuti dal Ministero come festival di rilevanza nazionale». E ancora: «E’ stata un’avventura carica d’affetto: dimostrato dal pubblico che ha seguito e apprezzato gli spettacoli; piena di qualità: un programma artistico denso di spettacoli e attori della scena nazionale italiana. Da direttore artistico posso solo che ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo meraviglioso viaggio… dell’arte».