ELLY “HEIDY” SCHLEIN

elly schlein
Schlein alla manifestazione contro il Jobs Act del 25 ottobre 2014 - https://commons.wikimedia.org/wiki/User:Sinigagl

C’è una nuova eroina all’orizzonte politico mediatico italiano con la quale tutti dovranno fare i conti: Elly Schlein, che ieri a Roma ha presentato la sua candidatura alla Segreteria del Partito Democratico attraverso le primarie prossime venture.

Ho avuto modo di seguire in diretta, (il privilegio del pensionamento è disporre di tempo libero e talvolta organizzarlo bene), sia il suo che quello di Stefano Bonaccini, il Presidente dell’Emilia e Romagna, altro papabile alla Segreteria, e quindi proverò a fare un raffronto ragionato tra i due candidati.

Partendo però da lontanissimo, da quanto Sant’Agostino da Ippona, Padre della Chiesa tra i più importanti e fondanti, diceva sul rapporto tra il mondo fisico e quello spirituale, tra la Città di Dio e la Città degli Uomini, tra anima e ragione: NUTRE L’ANIMA CIO’ CHE LA RALLEGRA!

Intendendo con ciò che tra le antinomie elencate, l’anima sicuramente prevaleva, ma aveva rapporto virtuoso di crescita e comunicazione con l’umanità fisica, attraverso i sentimenti e le emozioni, che la coinvolgevano e “rallegravano”.

Ecco, l’ho fatta un poco lunga per arrivare al dunque: le emozioni.

Abbiamo assistito in questi quasi ultimi 20 anni proprio a questo: varie e diverse ondate emozionali di massa, che hanno determinato scelte politiche elettorali diversissime, ma nette e veloci nella loro evoluzione.

Il populismo grillino, nato da quel 2007 fatidico che con i “Vaffa Day”, il libro La Casta, e mi permetto di aggiungere la fondazione del PD come scommessa niente affatto sicura; il Renzismo travolgente e presto evaporante; il Salvinismo esportato come panacea nordica di ogni complessità; ed ora l’”Io sono Giorgia”, ultima  residua scelta possibile nel menu della politica italiana.

Ebbene sul piano della comunicazione emozionale, e quindi della percezione del messaggio e quindi della conquista del consenso, non c’è gioco per Bonaccini, raziocinante freddo e quasi scontato; Elly è “movimento” puro, sia nell’accezione positiva della novità e freschezza del personaggio, sia anche in quella negativa rispetto a problematiche per le quali fermezza, competenza, relazioni internazionali, controllo dei poteri forti, sono presupposti del successo.

Il campo progressista, ecologista, femminista che propone, certo scalda il cuore ed attizza le menti come non avveniva da tempo; clima, lavoro diseguaglianze, altro trittico esposto con chiarezza e determinazione, come gli altri altrettanto impegnativi: identità, blocco sociale, cosa nuova; pensiero, proposta, credibilità.

Sui “Signori delle Correnti”, mentre Bonaccini cerca di escluderli, sbagliando, da ogni confronto di potere, Elly altrettanto, e se la cava con due proposizioni ad effetto: “Senza la base scordatevi l’altezza!” – “Un ‘onda di partecipazione travolgerà le cooptazioni correntizie, perché l’onda è più forte della corrente.”

Elly credo sbagli, sia nel conoscere poco la filiera PCI, PDS, DS, PD, e poi nel definire quest’ultimo, l’unico partito non personale nel panorama italiano: attenzione è in multiproprietà personale, quindi credo poco diverso rispetto agli altri partiti che mettono il nome del leader sul simbolo.

Insomma una bella persona, novella Heidy dalla montuosa Svizzera, preparata e motivata, come del resto Stefano Bonaccini, con in più un carisma emozionale nuovo e fortissimo, sia in quanto donna, che figlia di questi tempi, forse in grado di innescare con altri quel processo virtuoso di cambiamento radicale di cui il PD ha bisogno.

Francesco Chiucchiurlotto